L’assistenza oggi, integrazione fra ospedale e territorio: utopia o
realtà? E il tema, anzi quasi una domanda, del convegno promosso
dall’associazione onlus “Vivere la speranza” intitolata a Paola Fricano
che si svolgerà a Brolo sabato prossimo. L’incontro è stato programmato,
Con il patrocinio dell’amministrazione comunale, alle ore 16,00 presso
la sala multimediale Rita Atria. Tra i relatori Francesco Ferraù,
primario della divisione oncologica Medica dell’Ospedale S.Vincenzo di
Taormina; Angela Moscato, pisco terapeuta dei servizi di oncologia della
casa di cura maddalena di Palermo; Mario Pollicita, medico di base di
Patti; Maria Tindara Maddalena, assistente sociale e Giuseppe Laccoto,
deputato all’Ars e Presidente della Commissione Santità della Regione
Siciliana. Ad introdurre i lavori Matteo De Simone Presidente della
associazione brolese che ha come obiettivo le problematiche relative
alle malattie neoplastica e la “cura” e l’assistenza psicologica del
malato. Il 29 gennaio scorso la “Paola Fricano” ha avuto assegnato dei
locali da parte dell’amministrazione comunale, guidata da Salvo Messina,
in comodato d’uso, per svolgere l’attività di volontario. “Data
l’importanza dell’argomento – dice De Simone – tutti sono invitati a
partecipare. Anzi vi aspettiamo numerosi” e coglie l’occasione per
focalizzare alcuni punti cardini dell’associazione:
Vivere la Speranza È un’istituzione di volontariato
che opera senza fini di lucro, fondata a Brolo nel 2011 da privati
cittadini e costituitasi come ONLUS. Ed ha l’obiettivo di costruire,
attorno al malato oncologico, una rete di solidarietà e di
informazione. Puntando anche ad una prevenzione primaria, basata su
stili e abitudini di vita e ad una prevenzione secondaria, concentrata
sulla promozione di una cultura della diagnosi precoce.
Contribuire alla corretta informazione dei cittadini
sui fattori di rischio dei tumori, svolgendo sul territorio mirate
attività di prevenzione della salute.
Rafforzare l’attenzione sulla qualità della vita durante e dopo la malattia.
Dare chiarimenti con l’ausilio di esperti, sui
fattori ambientali ed alimentari che possono incidere sulla formazione
di malattie oncologiche.
Sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni ad un maggior impegno nei confronti delle problematiche connesse ai tumori.
Svolgere attività di sostegno psicologico agli ammalati oncologici e ai loro familiari.
Proporre soluzioni che favoriscano il superamento dei disagi sociali e psicologico correlati alle malattie oncologiche.
Promuovere ed organizzare servizi e attività nel settore sanitario ed assistenziale.
Diffondere notizie sui centri di riferimento per la cura dei malati oncologici.