Prosegue
senza sosta, anche nel contrasto allo smercio di sostanze stupefacenti, il
quotidiano impegno dei Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello
ed in particolare di quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile che, nel
pomeriggio di ieri, hanno arrestato per detenzione
ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, violazione alle prescrizioni della
sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno,
resistenza a Pubblico Ufficiale e calunnia, un giovane di 22 anni, trovato
in possesso di sostanza stupefacente del
tipo “hashish” che lo stesso stava trasportando e che era verosimilmente pronta
per essere immessa sul mercato locale.
In
proposito, ieri pomeriggio, i militari componenti una pattuglia dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della
Compagnia Carabinieri di Sant’Agata di Militello, che stavano effettuando
un servizio di prevenzione nella via Liotta del Comune di Sant’Agata di
Militello, hanno notato un’autovettura con due persone a bordo che procedeva in
modo sospetto.
Nella
circostanza, i Carabinieri decidevano di procedere ad un controllo di polizia, e
sin dalle prime battute, il giovane 22enne, poi identificato in CUCÈ Aldo, nato a Cefalù (PA), cl. 1990,
residente a Torrenova (ME), giostraio, già noto alle Forze dell’Ordine, in atto
sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo
di soggiorno nel comune di residenza, ha mostrato segni di disagio.
A
quel punto, i Carabinieri procedevano ad una perquisizione nell’autovettura,
rinvenendo sotto il sedile dove si trovava il prevenuto circa 21 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”. Inoltre, nel corso
della perquisizione, il citato CUCÈ Aldo opponeva resistenza nei confronti dei Carabinieri,
proferendo minacce e calunnie nei loro confronti.
Stante
la flagranza di reato, per il predetto CUCÈ Aldo scattavano le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente, violazione alle prescrizioni della sorveglianza speciale di Pubblica
Sicurezza con obbligo di soggiorno, resistenza a Pubblico Ufficiale e calunnia.
La
droga, dopo essere stata recuperata
ed opportunamente repertata, sarà trasmessa ai laboratori del RIS Carabinieri
di Messina per le analisi qualitative e quantitative.
Dopo
le formalità di rito, il CUCÈ Aldo, su disposizione del Magistrato di turno
presso la Procura della Repubblica di Patti è stato tradotto presso il proprio domicilio
dove permarrà in regime degli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.