Tante sono le leggende che si narrano attorno a questo piatto della tradizione:, alcuni dicono che sia nato nell’anno Mille durante le incursioni barbaresche altri che sia nato nel ‘500: “A Palermo, città regina dello street food una volta veniva venduta per strada, conservata in un paniere sul cui fondo veniva messa una spessa cerata e tutt’intorno foderata con “mappine”(panni) per mantenerla calda.

L’unità di misura era “la cartedda” cioè due pezzi di carta oleata messi sulle mani del cliente dal “frittolaro” ( l’unico autorizzato a infilare le mani dentro il paniere.) servendo due pugnetti di frittole condite con molto limone, sale e pepe.

Le frittole dovevano essere mangiate direttamente dalla “cartedda” senza toccarle con le mani perché molto “impiccicose”.

Oggi viene venduta dentro un panino ma è una tradizione che ancora resiste gradita ai tanti turisti che vengono in Sicilia.”