broliandolo – posizionato il simbolo del carnevale brolese … ed è già festa

Un passaggio veloce, come le Star, sul lungomare. Foto di rito, ed ecco che, subito dopo, Broliandolo è stato posizionato, dai “Carristi” nella villa comunale. Si può dire che il carnevaledi Brolo inizia ufficialmente oggi.

La mascotte del carnevale brolese ha 20anni

la nascita di un simbolo

Considerato che per il “carnevale brolese”, tra le manifestazioni del periodo più longeve dei nebrodi, nel 2003, si pensò di creare un simbolo caratterizzante.

Questo per dare alla manifestazione maggior interesse, soprattutto tra i giovani, e puntare sulla professionalizzazione degli organizzatori dei carri allegorici.

Il salto di qualità

Aspetti sempre più definiti – professionalità, grandezza dei carri, animazione, gruppi mascherati sempre più numerosi, coinvolgimento delle scuole – negli anni che furono e segnarono l’affermazione del Carnevale di Brolo.

Broliandolo

Il primo bozzetto grafico venne realizzato da Massimo Scaffidi, dell’ufficio turistico comunale. Un “picchio sorridente” con tanto di simboli caratterizzanti la Sicilia come le toppe di fichi d’india, che emergeva dalla sagoma del Castello, giusto per rammentare l’origine medievale del paese. La figura originariamente era posto su una barca, il classico gozzo, in quanto Brolo ha un’ampia e documentata cultura marinara.

Poi l’idea grafica questo venne affidata al maestro della cartapesta, l’acese Vincenzo Coco che lo trasformò nella splendida figura che oggi caratterizza il carnevale brolese, diventando, giustamente, anche il simbolo dell’associazione dei carristi.

Una collaborazione con i maestri del carnevale di Acireale che portò nel 2005 all’apertura di corsi scolastici per l’uso della cartapesta.

Di Broliandolo al tempo vennero realizzati tre maschere-mascotte che era uso posizionare agli ingressi del paese e per far aprite la sfilate dei cortei dei carri allegorici. Era il tempo dell’innovazione, anche con i carnevali “colorati” si aprì con il Blu, puntando alla spettacolarizzazione dell’evento.

Il frutto di quelle esperienze poi venne raccolto dai carristi che si unirono in associazione e che negli anni si fecero sempre più carico dell’organizzazione tecnica del carnevale, crescendo professionalmente, intessendo buoni rapporti con le altre associazioni similari del territorio, diventando nucleo di formazione.

Una vera e propria scuola del carnevale che oggi, nella sede di contrada Mersa è esempio per molti.