Il centrosinistra mantiene il governo di Toscana, Umbria, Marche e Puglia ed è in testa nella sfida in Campania, ma cede la Liguria al centrodestra, che si conferma alla guida del Veneto. Questo , il risultato delle elezioni regionali di ieri.

Ma il dato più allarmante anche se previdibile riguarda l'affluenza. Sarà stato il sole o il ponte alle porte ma alle urne si è recato solo un elettore su due. In Liguria, Umbria e Campania si è registrato addirittura un meno dieci percento rispetto alla tornata elettorale precedente. La media nelle sette regioni si è fermata al 51,8 per cento. Il dato migliore in Veneto con il 57,2 per cento. Maglia nera a Marche e Toscana sotto la soglia del 50.

Dati che certificano una volta di più come la popolazione sta perdendo quell'interesse verso la politca nazionale, sempre più tempestata da scandali , vedi lista impresentabili fatta uscire ad hoc dalla commissione antimafia presieduta dalla Bindi a pochi giorni dal voto delle regionali, che certamente non aiutano gli italiani ad interessarsi della res publica.

Alla luce dei risultati elettorali di domenica 31 maggio per il Pd di Matteo Renzi si profila una prima frenata dopo il trionfo delle elezioni europee.

Esce invece rafforzato dal voto il Movimento 5 stelle che vede dopo alcuni anni di appannamento, risalire i propri consensi. In Veneto la Lega Nord conferma la sua forza: trionfa con luca Zaia e doppia Forza Italia concretizzando, di fatto, la sfida lanciata da Matteo Salvini al premier grazie anche al secondo posto del suo candidato in Toscana e al terzo nelle Marche.