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Riceviamo & Pubblichiamo *

E se queste assegnazioni, per il dipendente muovono altre problematiche, sono le "sottoindicazioni" all'ordine di servizio ricevuto che oggi contesta, anche se lo fa sorridendo quando afferma:

"Il mio nuovo dirigente - Calogero Sirna responsabile dell'Area Patrimonio e Manutenzione - mi ha messo per iscritto, nelle disposizioni relative ai carichi di lavoro, a me dirigente sindacale, queste testuali parole: 

E' fatto altresi divieto di evitare assemblamenti con altre unità lavorative degli altri settori dell'Ente in orario di servizio se non per ragioni connesse all'attività d'ufficio, così come con soggetti esterni.

E aggiunge Caputo, mi si intima, anzi si intima a questi soggetti "terzi" che:

per ogni necessità devono preventivamente rapportarsi con lo scrivente che, provvederà successivamente ad incaricare secondo la rispettiva materia i destinatari dei carichi di lavoro.

Quindi sagacemente evidenzia: da un'interpretazione "letterale" della disposizione, visto che due negazioni affermano, credo che dovrei adoperarmi per favorire gli assembramenti.

La nota che lo stesso Caputo ha prodotto al protocollo chiedendo al al suo nuovo responabile d'area - e ovviamente all'amministrazione comunale sinagrese - che riveda il provvedimento appena adottato.

La nota ha come Prot. il n. 991 del 27/01/2014 e risponde a quella n.906 del 23/01/2014

Facendo seguito alla sua di cui all'oggetto si specifica che si da corso alla stessa riservandosi di adire, in merito alla legittimità, il giudice competente.

Pertanto l'esecuzione della disposizione di che trattasi non costituisce accettazione tacita della legittimità della stessa e non potrà essere fatta valere in un'eventuale sede processuale.

Si specifica a completezza che: - la confederazione sindacale ISA, di cui sono dirigente, non ha mai dato il preventivo nulla osta allo spostamento di cui alla legge n. 300/70;

- che nei locali della biblioteca risultano ubicati uffici; - la Delibera della Giunta comunale n. 3/2014, che di fatto modifica la struttura organica dell'Ente, è stata adottata senza la previa consultazione sindacale di cui all'art 6 del D.Lgs. 165/2000;

- Il Regolamento degli Uffici e dei servizi va adeguato ai dettami del D.lgs. 150/2009;

- l'art. 48 del D.lgs. 267/2000, comma -3-, assegna alla Giunta la competenza in materia di adozione del Regolamento degli Uffici e dei servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio Comunle;

- che l'art. 2113 del codice civile, così come variato dall'art. 13 della legge 300/70, cosi recita: “ Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto... ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte”;

- Che la Suprema Corte nell'anno 2011, in merito all'attribuzione al lavoratore della qualifica corrispondente alle mansioni svolte ha individuato un procedimento logico articolato in tre fasi successive; - che lo “Jus variandi” deve consentire, nel rispetto delle mansioni ultime effettivamente svolte, il perfezionamento e l'accrescimento del corredo di esperienze, nozioni e perizia acquisite nella fase pregressa del rapporto (C.C. S.L. 29/9/2008 n. 24293);

- che la Suprema Corte( 8-8-1987 n. 6852)… assicura al lavoratore una tutela volta a impedire la dequalificazione non solo sotto l'aspetto economico ma anche sotto l'aspetto morale” ;

- che, il provvedimento n.906 del 23/01/ 2014 rientra fra gli “atti di ammistrazione”, competenze datoriali, di cui all'art 107 del Dl. 267/2000, il cui comma - 6 - prevede che i Responsabili dei servizi, ove non esercitassero la loro competenza “sono direttamente responsabili, in via esclusiva, della correttezza amministrativa”;

Alla luce di quanto esposto e per il buon andamento delle relazioni sindacali e lavorative, si chiede che la SS. riveda il provvedimento di che trattasi.

Qualora intendesse comunque confermarlo si chiede di sapere a chi vanno fatte, nei tempi di legge, le previste necessarie consegne

Distinti Saluti

Sinagra 27/01/2014

Il dipendente dirigente sindacale ISA

Dr. Vincenzo Caputo
 

Foto: da sinsitra Daniela Spanò, Antonio Ingroia, Enzo Caputo