Dopo tanti anni di silenzio ritornano nella cittadina umbertina i festeggiamenti in onore di San Biagio vescovo e martire. Inizialmente i festeggiamenti venivano celebrati il 3 febbraio ed in estate la prima domenica di luglio. Con il passare degli anni la festa si è perduta tanto da non festeggiarla più, tranne una piccola solennità che si svolgeva nella Chiesa Madre.

Quest’anno, invece è stata di nuovo istituita la nuova commissione festa e riprendono i festeggiamenti in onore del santo soltanto il 3 febbraio.  Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana  e si festeggia inoltre in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti - e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo.

A quell'atto risale il rito della "benedizione della gola", compiuto con due candele incrociate. La statua di San Biagio che si trovava nella Chiesa ha lui dedicata sita nella contrada San Biagio,  presentava un urgente restauro perché era ridotta male,  ed in questo momento si trova presso un laboratorio di Naso dove stanno eseguendo il restauro dal febbraio del 2013.

Il ritorno della statua nella sua omonima contrada e prevista per sabato prossimo 1 febbraio 2014 alle ore 16.30, all’interno della sua chiesetta, che a sua volta è stata anche restaurata perché c'erano delle infiltrazioni d’acqua piovana dal tetto.

Il restauro della chiesa e della statua di San Biagio che comprende a sua volta le contrade di Morello, San Biagio, Cimitero e Marulli è stato possibile  grazie al prezioso contributo della comunità castanese.

 Salvatore Calà