la memoria di un 'paese': calogero corica, uomo delle istituzioni!

La memoria di un Paese è costituita dagli uomini e dai fatti che in una comunità vengono riconosciuti da tutti.

Calogero Corica è stato un pezzo fondamentale della storia politica ed amministrativa di Sinagra, un esemplare uomo delle istituzioni e quindi il suo ricordo entrerà di diritto nella nostra futura memoria.

Per questo motivo, Lunedì 2 dicembre 2013, in concomitanza con la data dei suoi funerali, il Sindaco di Sinagra Enza Maccora aveva l'obbligo morale di proclamare il lutto cittadino. Ma il nostro Sindaco, venendo meno ad una consuetudine diventata ormai prassi in tutti i comuni – che davanti alla morte di un illustre cittadino ne consegue la proclamazione del solenne lutto – stranamente ha deciso di non farlo.
E’ necessario ricordare, specie al primo cittadino, che Calogero Corica, esponente del PSI, è stato protagonista della scena politica locale dalle elezioni del 1952 nell’amministrazione di sinistra insieme al Partito Comunista di Alberto Cardaci, in un’alleanza che li vedeva alternarsi alla carica di Sindaco.

Quella coalizione è stata fondamentale per la ricostruzione postbellica, protagonista del boom economico degli anni sessanta, quando furono realizzate: strade, scuole, pubblica illuminazione, collegamenti con le contrade.

Negli anni settanta, poi, ha ricoperto l’importante carica di Consigliere Provinciale (nessun sinagrese vi è più riuscito dopo di lui) e dal 1972 ancora la carica di Sindaco, in una nuova alleanza con la DC, ininterrottamente fino al 1984. Furono gli anni della ricostruzione post terremoto del 1978, della realizzazione da parte della Provincia della Ponte Naso-Sinagra, nonché di importanti opere pubbliche quali: il campo sportivo, il municipio, l’ambulatorio comunale, l’asilo, l’impianto di depurazione e tanto altro ancora.

Questa è una breve biografia di un grande uomo che ha ricoperto nel “secolo breve” incarichi di responsabilità con grande dignità, senso delle istituzioni e rispetto delle idee altrui.

Ho deciso, in punta di piedi, di esporre pubblicamente il mio pensiero su questa questione perché su un episodio del genere non può calare l’oblio.

Ritengo che sia mio dovere intervenire su questa incresciosa e imbarazzante vicenda anche per le responsabilità e i ruoli pubblici ricoperti in questi anni, sottolineando anche che, viceversa, nel 2010 in occasione della prematura scomparsa di un caro Consigliere Comunale, insieme al Sindaco Scarso, abbiamo ritenuto giusto e ovvio proclamare il lutto cittadino.

Nelle funzioni di Consigliere comunale e quindi di rappresentante del popolo di Sinagra, ruolo che ricopro attualmente, ma soprattutto da cittadino appassionato di politica, non riesco a comprendere – e come me tante altre persone con le quali ho scambiato delle opinioni in questi giorni – i motivi per i quali non è stato proclamato il “lutto cittadino” nei confronti di un uomo che è stato Sindaco di Sinagra per quasi vent’anni e Consigliere comunale per oltre quarant’anni.

Non aggiungo altro, perché su questa spiacevole situazione ritengo che il Sindaco debba rimediare nei modi opportuni.
Concludo dicendo che non avrei mai pensato di intervenire pubblicamente su un fatto che, anche per il dovuto rispetto delle istituzioni, non doveva accadere.

Emanuele Giglia