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presentato il 'progetto sicilia':obiettivo il grano, la moneta isolana
 
PRESENTATO IL 'PROGETTO SICILIA':OBIETTIVO IL GRANO, LA MONETA ISOLANA
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FONTE NOTIZIA: http://www.baronedisealand.blogspot.it
Attualità, GIOIOSA MAREA (ME)

Un grande successo di pubblico e entusiasmo di rara percezione, hanno coronato la presentazione ufficiale dell'Associazione "Progetto Sicilia", giorno 30 ottobre 2013 al teatro Borà di Gioiosa marea, di fronte al vasto Mediterraneo.

E se è indubbio che gli eventi importanti della Storia dei popoli si scrivono sempre innanzi il mare, e la fiamma nell'anima, sfidando i venti ma perfettamente fissi in terra, allora l'adozione della moneta complementare, il grano, che sino a ier l'altro poteva essere classificata un sogno o l'utopìa di un ex imprenditore delle camicie conosciuto in tutto il mondo (il marchio Castello, con l'etichetta made in Sicily, chi lo scorderà?), adesso si tramuta in realtà popolare.

Tutto per la dedizione infrangibile di Pippo Pizzino (foto accanto), autore e creatore della proposta, già edita in volume l'anno scorso (Armenio di Brolo) e discussa in apposite commissioni nel Parlamento siciliano. Ma non basta: l'iniziativa è popolare, in conformità alle norme dello Statuto speciale siciliano, che -nato in forma pattizia dalla guerra civile contro lo stato nazionale italiano del 1943-46 e inserito nella Costituzione repubblicana del 1948, in modo pressochè irriformabile- permette attraverso l'articolo 12, le petizioni popolari in forma di legge.

Pizzino è un combattente, e certamente otterrà le diecimila firme necessarie per presentare il progetto di adozione, da parte della Regione Siciliana, della moneta complementare, che rilancerebbe l'economia locale e invertirebbe la tendenza disastrosa, in caduta libera, della realtà isolana. E' una soluzione da tentare, l'alternativa già in atto è lo sfacelo non solo finanziario, ma etico. Infatti si è parlato, a cura del dottor Santo Fortunato, di Etica, anzi di Bioetica fra i temi trattati nell'incontro.

Al quale l'oratoria focosa e spietatamente vera di Pizzino ha dato vita con numeri severi, ma con soluzioni degne di speranza. Quella medesima speranza che leggemmo nei volti de' giovani che egli, dalla Presidente Mirenda a Rosy Di Nardo a Giuliana Scaffidi, infaticabile operatrice culturale e organizzatrice dell'evento, ha voluto accanto a sè nell'avventura. La luce dell'entusiasmo è come la "pazzia contagiosa" di cui narrava Pirandello, si espande come le onde concentriche e può generare creazioni notevoli, a volte assai durature.


Già sono numerosi i casi di moneta alternativa a quelle nazionali, come strumento per evitare il tracollo sociale, in molti stati: dal Kenya alla Grecia al Regno Unito agli stessi Stati Uniti, è un fiorire di monete semisovrane o complementari, a volte in forma elettronica, a volte in misura nominale o metallica o cartacea.

Il sistema ideato da "Progetto Sicilia" è duplice, sia elettronico, con l'istituzione della Gran Card, che tangibile, perchè la moneta metallica Grano è già stata coniata da Pizzino: lo abbiamo scritto e qui lo ripetiamo, se quest'uomo utopista e generoso ha fatto incidere nel dischetto di bronzo, a sue spese, la dizione "Regione Siciliana", invece che moneta personale, o la si adotta, o lui crea una micronazione autonoma (già esistono da decenni: il Principato di Sealand, quello di Hutt River in Australia, ecc).

Qui la situazione è più affascinante e complessa: come succintamente accennammo nel nostro intervento a quell'assìse, la Sicilia stato indipendente, nato circa mille anni fa mercè la volontà dei sovrani Normanni -anche se una forma di indipendenza de facto s'ebbe persino durante l'Emirato kalbita del x secolo-, ebbe sempre (anche prima nelle pòlis elleniche puniche e romane) la propria moneta. Se essa sia poi complementare, perchè non in contrasto con l'Euro nè impedita dalle vigenti legislazioni, oppure in un secondo momento divenga sovrana -possibilità a lunga scadenza, semmai plausibile- l'importante è che abbia ricadute nella economia della gente.

Specie dei più bisognosi, carico che deve essere sostenuto da chi ha di più. Principio etico -e se vogliamo sociale, di un socialismo nazionale che è anche in senso filosofico, internazionalista-indiscutibile, nonchè caro a tutte le fedi e persino a chi non ha il credo in una essenza Suprema, però intende promuovere la degna esistenza dell'essere umano nel suo sviluppo e nella propria autosufficienza.

Così afferma Pizzino: "Abbiamo incominciato a scrivere una nuova pagina di Storia Siciliana! Il 30 ottobre, a Gioiosa Marea, Teatro Borà, non si ballava, non si mangiava ma si parlava di tematiche serie: del futuro dei nostri giovani, del benessere delle nostre famiglie e della prosperità della nostra Isola. Oltre Duecento hanno gremito l’auditorium, circa Mille collegati in diretta streaming, partecipando attivamente alla promozione del Progetto…Sicilia, che rappresenta l’unica strada percorribile contro il degrado della nostra Regione e la povertà dei nostri concittadini...abbiamo appena iniziato, cambieremo il corso della Storia Siciliana". Qui i video integrale dell'evento: http://www.youtube.com/watch?v=okISqmA9xVA

E' una battaglia sicilianista, per la libertà dell'Isola, quindi assolutamente condivisibile. Infine vi è la volontà di creare nell'ambito dell'Associazione, una struttura specifica che renda tangibile lo studio della cultura, della storia e della tradizione siciliana, in tutte le sue molteplici forme, poichè chi verrà a seguirne le attività ed a partecipare, possa dirsi orgoglioso della propria sicilianità e dell'essenza di quel che qui possiamo già indicare come il risorgere del nazionalismo patriottico nella Trinacria.

Parafrasando il celebre scrittore, fummo gattopardi, poi vennero le iene: ma sempre abbiamo di fronte il mare e le nostre montagne, che ci indicano "come gli alipedi cavalli inanima già presso al termine l'esperto auriga, ed erto il fervido flagel, dall'invida calca dilungasi, che gli diè briga" (Mario Rapisardi, Agone), la mèta suprema, la fiamma che al rossor del sole, anime e speranze suggèlla.

F.Gio.                                                                                       

 

 

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