L’emergenza sanitaria in corso, con i numerosi decessi e la quarantena forzata, ha determinato uno scenario denso di preoccupazioni e incertezze, di ansia e senso d’instabilità.
Da un lato le notizie che arrivano dai territori più colpiti, dall’altro la nostra dimensione che, tutto sommato, fa ben sperare che non ci saranno i numeri nefasti che stanno caratterizzando le regioni del nord. In questo contesto la scuola, da tempo chiusa, vive un momento difficile, in quanto sente la responsabilità della sua missione, vive l’emergenza educativa in atto, avverte i pericoli che possono derivare da un’interruzione dei processi di apprendimento per un periodo così lungo.
E poi ci sono le famiglie, alcune in difficoltà economica, altre costrette a barcamenarsi nella razionalizzazione dei pochi strumenti digitali a disposizione. La quotidianità stressante della condivisione forzata dell’unico computer tra più fratelli in età scolare e a volte anche con i genitori che sono costretti a lavorare da casa. E’ l’ansia dei Giga che non sono sufficienti, della connessione non stabile, dell’impossibilità di uscire per consultare un esperto. In alcuni casi il dramma di non avere i mezzi, di non riuscire ad acquistarli anche semplicemente perché il negozio è chiuso o per l’impossibilità di poter ordinare online.
Eppure in questa cornice, l’istituto comprensivo di Brolo, guidato dirigente Bruno Castrovinci, continua ad erogare lo stesso i suoi servizi, lo fa con gli addetti agli uffici di segreteria in smart working, attraverso i sistemi cloud messi a punto in passato, lo fa attraverso la struttura della nuova architettura di condivisione determinata dal momento. Allo stesso tempo la didattica viene supportata da strumenti potenti, che consentono al personale docente di poter lavorare in autonomia. Nella stesse indicazioni e suggerimenti del dirigente, l’autonomia, la flessibilità, il venire incontro alle famiglie è la mission di un istituzione oggi più che mai Avanguardie Educativa in uno scenario che necessariamente deve innovarsi venendo meno la possibilità di svolgere le attività in presenza.
E cosi dopo un primo periodo di difficoltà, oggi attraverso un incessante e attento lavoro di pianificazione, organizzazione e monitoraggio il bellissimo treno dell’istituto comprensivo riprende a correre. E lo fa nel suo stile di grande anticipatore di processi, attraverso i primi consigli di classe virtuali, attraverso la ripresa delle attività di ampliamento dell’offerta formativa che oggi trovano nella didattica a distanza nuove opportunità.
Corsi di lingue, interazione tra offerte formative online e docenti dell’istituto, progetti musicali orientati a progetti come la Web radio in corso di sviluppo. Ma anche offerta di libri gratuiti in formato digitale, dell’implementazione di compiti autentici orientati alle STEM. E tutto questo grazie al lavoro costante di un corpo docente, amministrativo e dirigenziale che non si ferma nonostante l’ansia del momento, le paure, il forte carico emotivo, il peso di un futuro prossimo incerto.
E le famiglie, grandi alleate, mai come ora si sono fatte carico di buona parte del lavoro, cercano le alleanze con la comunità educante che ormai, grazie al digitale, è entrata nelle case di tutti. Insomma una scuola che non si ferma e che vuole essere il faro di quella speranza che illumina un sentiero oscuro, una luce in una notte fatta di volti coperti con una maschera di protezione la cui vista incute un grande timore.
Innovarsi nella crisi, cercare soluzioni, ecco l’Avanguardia, la sperimentazione, un impegno forte perché il domani ci dia un futuro migliore.