Martedì 23 Aprile 2024 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
e’ morto il maestro basilio parrino, il re della fisarmonica
E’ MORTO IL MAESTRO BASILIO PARRINO, IL RE DELLA FISARMONICA
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Attualità, MILITELLO ROSMARINO (ME)
E’ morto il maestro Basilio Parrino, aveva 60 anni, ci ha lasciati venerdì scorso all’alba di una giornata di sole. La notizia della prematura scomparsa del musicista ben presto diffusasi per tutta Militello Rosmarino, ha lasciato attoniti quanti lo conoscevano non solo nel centro montano dove era molto noto e stimato, ma anche nei paesi dell’hinterland nebroideo. Minato da tempo da un impietoso male che lentamente l’ha demolito nel fisico senza, però, distruggerlo nella sua “voglia di musica”, tanto da progettare una sua partecipazione al raduno di “Canti e suoni Mariani” (lui, devotissimo della Madonna, non poteva mancare), previsto nella prima decade di maggio in un vicino centro nebroideo.
Non ne ha avuto il tempo. Il male, inesorabile, lo ha ghermito lunedì 17 febbraio, lasciando nel più straziante dolore la mamma, signora Marianna e il papà Nino; i fratelli Nicolino, Pippo, Enzo e la sorella Mariangela. Colpito nel cuore il gruppo folk della “Scocca” di cui il maestro era socio fondatore, oggi piange affranto il fratello, l’amico, la “fisarmonica” che ora, muta - custodita idealmente nella bacheca della sede sociale di piazza Gaetano Lodato al civico 3 – rimane a perenne ricordo di quanti, con Basilio Parrino, hanno contribuito a fondare quella meravigliosa associazione culturale che è “la Scocca” che del folk ha fatto una ragione di studio e di promozione delle tradizioni militellesi. Come detto il maestro Parrino aveva 60 anni, 35 dei quali dedicati esclusivamente alla musica.
Straordinario interprete del genere “leggero” italiano e straniero, con quella folk si divertiva con gli amici della “Scocca”, ma il suo amore era per la musica sacra della quale ci ha lasciato diversi inediti. Allievo del maestro Sollima del conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, era tornato nella sua Militello dove – tra faldoni di appunti, spartiti musicali e pianoforte – viveva e “mangiava musica” in un pied-à-terre di sua proprietà nel centro montano in compagnia della inseparabile “120 bassi” della Paolo Soprani di cui era un autentico “mostro sacro”.
Assiduo frequentatore e concorrente al Festival internazionale della fisarmonica in Castelfidardo, di recente il comitato organizzatore della kermesse musicale lo aveva insignito di pergamena e attestato culturale. Ieri in Chiesa Madre, con larghissima partecipazione di popolo, i funerali celebrati dal parroco don Calogero Oriti. Ha animato la liturgia la corale “Lorenzo Perosi” di S.Agata Militello.
Sentite Condoglianze, alla famiglia, dalla Redazione del portale di informazione quadrifoglionews.it