Ci siamo! dopo le feste arriva il commissario, si tratta di Carmelo Marcello Musolino, viceprefetto aggiunto alla prefettura di Messina. Il funzionario è stato indicato dal prefetto Stefano Trota, all’Assessore Regionale agli enti locali Valenti e al Presidente della Regione Rosario Crocetta.
Il nuovo commissario, calabrese di nascita, attualmente è responsabile della seconda area, deputata al raccordo con gli enti Locali e alle consultazioni elettorali. Fratello del dell’attuale prefetto di Napoli, Musolino è funzionario navigato, già nominato nel 2009 come componente della commissione straordinaria che si insediò a Furnari quando il comune venne sciolto per infiltrazioni della malavita.
Allo stesso modo, Musolino fu uno dei tre commissari nominati per la gestione amministrativa del Comune di Nardodipace, in provincia di Vibo Valentia, sciolto per infiltrazioni della criminalità. Un compito non certo facile, quello che è chiamato a svolgere Musolino, che dovrà traghettare il comune brolese “forse” alle prossime elezioni.
Infatti, non è certo che si potrà votare nella prossima primavera, dato che se verrà decretato il dissesto, tanti politici brolesi degli ultimi 10 anni risulteranno ineleggibili, non certo per essere stati “responsabili” di vicende penali, ma anche solo per aver votato un solo "bilancio comunale"!
Si vuole capire, qualcosa di più sui tre “mutui fantasma”, che ammontano a tremilioni e 200mila euro complessivi, con la procura di Patti, che a ritmo serrato prosegue le sue indagini. In ordine di tempo c’è da registrare, che oltre all’acquisizione e allo studio degli atti prelevati al comune di Brolo o dalla tesoreria, nei giorni scorsi sono stati sequestrati alcuni conti correnti in una banca orlandina con nuove acquisizioni di documenti che riguardano altri conti correnti, intestati a privati o ad associazioni della cittadina del castello, che sicuramente nelle prossime settimane potrebbero portare a scrivere una nuova puntata della telenovela dei mutui?
In attesa di nuovi sviluppi giudiziari, la politica brolese non si è fermata e non mancano le prime riunioni, per capire cosa chiedono e cosa vogliono i cittadini brolesi, dopo questa “batosta politica – giudiziaria, che ha offuscato l’immagine, anche turistica ed imprenditoriale, del paese di Brolo.
I tempi sono maturi, scrivono infatti, un centinaio di cittadini brolesi che sabato pomeriggio, si sono riuniti in una sala di un condominio nei pressi della Chiesa Madre di Brolo (tra di loro anche diversi attivisti del M5S).
Forse i veri promotori della riunione? Si sono incontrati per valutare - insieme - la possibilità e la concreta fattibilità di dare vita ad un progetto politico nuovo ed alternativo.
Un progetto lontano dai vecchi schemi (dicono) ai quali la politica del paese è abituata. Un progetto alternativo – ci spiega Basilio Scaffidi (M5S Il Grillo dei Nebrodi ndc) che comunque afferma che non ci sono leadership, che è un progetto dove si è tutti uguali, uno uguale ad uno e sopratutto al di fuori delle logiche partitiche nazionali, oltre che locali - ai soliti vecchi potentati politici, quelli di Germanà e Laccoto; un progetto alternativo alle solite vecchie liste falsamente civiche, gestite in via diretta sempre dai soliti Onorevoli e dai “padrini” politici di turno.
Nel incontro è emersa la volontà di creare un progetto politico che, articolandosi in varie componenti, si faccia promotore di iniziative e programmi concreti per il rilancio del disastrato Comune di Brolo, ma con l’idea, "ancora più ambiziosa, di selezionare uomini e donne nuovi, non appartenenti alle vecchie logiche di cui sopra e liberi da interessi particolari, dotati di onestà, “schiena dritta” e, soprattutto, di competenze, ai quali potrebbe essere affidato il compito di risollevare il paese".
La proposta del metodo delle primarie o comunque del voto di piazza come uno dei possibili criteri selettivi per scegliere il candidato Sindaco e gli altri membri della Giunta e del Consiglio, è piaciuta tra le tantissime proposte emerse.
Come sottolinea e mette in evidenza il giovane avvocato brolese, Basilio Scaffidi, sono in molti ormai a ritenere che il tempo delle deleghe ai politicanti di mestiere sia finito e che, forse, siano maturi i tempi per selezionare dal basso una nuova classe dirigente per il comune.
Salvatore Calà
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