Imu prima casa sospesa in attesa di riforma. Mentre le imprese
incassano per il momento solo una promessa: quando metterà mano
all'intera materia della fiscalità immobiliare (Tares compresa), il
governo introdurrà forme di deducibilità dai redditi d'impresa (Ires)
dell'Imu pagata sugli immobili strumentali. È questo il compromesso
raggiunto nel consiglio dei ministri di ieri che ha approvato il decreto
legge di sospensione dell'imposta municipale sugli immobili in attesa
di una complessiva riforma dell'imposizione immobiliare che avrà come
deadline il 31 agosto.
Nel frattempo l'appuntamento del 17 giugno
per l'acconto Imu slitterà per 15 milioni di proprietari di abitazione
principale (e relative pertinenze) ad accezione solo degli immobili di
lusso, iscritti nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo
signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio
storico-artistico). Niente acconto a giugno anche per gli immobili delle
cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibiti ad abitazione
principale (e relative pertinenze), nonché per gli alloggi assegnati
dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e per gli enti di edilizia
residenziale pubblica. E anche per terreni agricoli e fabbricati rurali
l'appuntamento con l'acconto è rimandato a settembre (si veda altro
pezzo in pagina).
Il testo del provvedimento, che stanzia anche 990 milioni per il
finanziamento della Cassa integrazione in deroga e proroga al 31
dicembre i contratti dei precari della pubblica amministrazione, non è
stato tuttavia ancora licenziato in via definitiva dal governo (lo sarà
lunedì) in attesa di completare l'allegato con le quantificazioni della
quota Imu di competenza di ciascun comune.
Nel periodo di sospensione dell'acconto il governo dovrà riformare la
fiscalità immobiliare locale nel rispetto degli obiettivi indicati nel
Documento di economia e finanza 2013 (dove però l'Imu, senza distinzione
tra prima e seconda casa, viene descritta come un'imposta permanente e
strutturale, il che ne escluderebbe qualsiasi ipotesi di definitiva
cancellazione) e in coerenza con gli impegni assunti in sede europea. Se
la riforma non arriverà entro fine agosto, l'attuale disciplina
dell'Imu prima casa rivivrà e i contribuenti saranno chiamati al
versamento entro il 16 settembre.
La sospensione dell'imposta non produrrà problemi di liquidità nei
comuni. Infatti, i buchi di bilancio che si apriranno nei conti per
effetto del mancato incasso dell'acconto saranno compensati attraverso
il meccanismo delle anticipazioni di tesoreria. Come anticipato su
ItaliaOggi dell'8/5/2013, i comuni potranno chiedere sino al 30
settembre anticipazioni pari al 50% del gettito Imu prima casa 2012 di
propria pertinenza calcolato ad aliquota base (là dove i sindaci hanno
deciso di limitare il prelievo al 4 per mille) o ad aliquota maggiorata
(nei municipi che l'anno scorso hanno deliberato una tassazione extra
anche sulla prima casa). Gli importi che gli enti potranno chiedere
terranno conto anche del gettito Imu proveniente dagli immobili di
cooperative e Iacp.
Gli oneri per interessi sulle somme anticipate ai sindaci saranno a
carico dello stato, nel senso che sarà il ministero dell'interno a
rimborsarli ai comuni con modalità da definire entro 20 giorni
dall'entrata in vigore del decreto. Si dovrebbe trattare in totale di
18,2 milioni per il 2013, che saranno attinti in questo modo: 12,5
milioni, mediante riduzione del Fondo per interventi strutturali di
politica economica, 5,1 milioni mediante riduzione di alcuni fondi
speciali nello stato di previsione del Mef e infine 600 mila euro dal
risparmio ottenuto dal divieto di cumulo tra gli stipendi da ministro,
viceministro e sottosegretario con l'indennità parlamentare.
Una
misura, questa, annunciata da Enrico Letta nel discorso con cui ha
chiesto la fiducia delle camere e trasposta nel decreto legge approvato
ieri. Secondo la Cgia di Mestre, la deducibilità dell'Imu dalle imposte
dirette produrrebbe un vantaggio fiscale medio sui capannoni a uso
industriale di oltre 3.300 euro. La simulazione è stata realizzata sul
risparmio Imu che potrebbe godere una srl metalmeccanica avente un
reddito di 90.000 euro e un capannone da 5.000 mq con una rendita
catastale di oltre 9.500 euro.
Tuttavia secondo gli artigiani di Mestre «è indispensabile che questa
opportunità sia concessa non solo ai proprietari degli immobili a uso
produttivo, ma anche alle micro imprese (laboratori artigianali e
negozi) che si trovano in perenne crisi di liquidità». «Vigileremo
perché non si facciano differenza tra grandi e piccole imprese», ha
assicurato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia.
Soddisfazione
per la sospensione dell'acconto è stata anche espressa da Confedilizia,
il cui presidente, Corrado Sforza Fogliani, ha però puntato il dito
contro la «superficialità» con cui si sono individuati gli immobili di
lusso per i quali la sospensione non si applicherà. Mentre il presidente
dell'Anci, Alessandro Cattaneo, ha rimarcato la situazione di
incertezza in cui con la sospensione dell'Imu si troveranno i comuni
nella predisposizione dei bilanci. «Incertezze alle quali pare difficile
poter dare risposta».
Di Francesco Cerisano