E’ allarme assoluto per alcuni comuni
della zona dei Nebrodi. Si parla di emergenza rifiuti, di Comuni che
appaiono quasi in delirio bacchico nel gestire i lavoratori, ed infine
vi sono i tagli netti al personale di una ditta operaia, ma andiamo con
ordine e con calma, già i disagi sono vari, se si fa confusione si
rischia di aggiungere “fango al fango”.
Il primo vero problema è quello
registrato in quasi tutta la fascia tirrenica, i rifiuti ormai da giorni
sono lasciati in strada, con il pericolo di causare incidenti alle auto
che cercano di scansare i sacchi della spazzatura ormai a ridosso della
carreggiata, oppure con il grave rischio di possibile contagio con
varie malattie che potrebbero derivare dai rifiuti, alle quali gli
abitanti possono andare incontro avvicinandosi troppo. Il disagio nasce
dagli stipendi mancanti ai dipendenti ATO1 e ATO2, i quali ormai
svolgono le loro giornate occupando aule consiliari. E’ intervenuto
nella questione il deputato regionale PD Franco Rinaldi, il quale ha
chiesto di risolvere la situazione, evidenziando che alcuni Comuni (
Capo D’Orlando, Mistretta, Rocca di Capri Leone, Ficarra e Torrenova )
hanno richiesto alla regione l’accesso ai fondi, in modo da pagare i
dipendenti e, in circa 10 anni, restituire la somma utilizzata; Il
deputato Rinaldi ha quindi invitato al confronto immediato, dato che la
risposta ai Comuni non è mai arrivata, si chiede quindi un incontro
direttamente con la Regione, sperando che al più presto i lavoratori
tornino stipendiati a dovere, e le strade siano di nuovo libere da
rifiuti.
Passando ora a problemi di altra natura,
la Funzione Pubblica della Cgil mette ancora una volta sotto accusa il
Comune di Tortorici, diversi dipendenti nell’ultimo anno non hanno
percepito adeguatamente il loro stipendio, il sindacato quindi ha
espresso la volontà di un confronto con il Comune. La Cgil ha chiesto
che venga fatta chiarezza sul perché sono stati assunti
dall’amministrazione altri dipendenti a tempo determinato, quando vi
sono precari che da anni aspettando ancora di ottenere il loro posto
fisso; altra pecca è la contabilità del Comune, il sindacato ha quindi
proposto, entro naturalmente le normative di legge, un controllo sul
denaro utilizzato, magari tramite un’ispezione, in modo da terminare la
pessima gestione dell’apparato comunale.
Spostandoci ora a San Marco D’Alunzio,
circa 14 operai della Nebrodi Inerti Srl, una ditta specializzata
nell’estrazione, rischiano di perdere il lavoro per un cavillo
burocratico: la Nebrodi Inerti Srl non può lavorare, a bloccare circa 40
dipendenti è un mancato “ok” dall’Assessorato Regionale del Territorio e
dell’Ambiente per un’istanza di VIA. Come spiegano Giuseppe Famiano,
segretario Filca Csil Messina, e Giuseppe De Vardo, segretario Feneal
Uil Messina, la ditta ha ricevuto i pareri positivi da enti
perfettamente competenti nel settore, non si comprende quindi perché
ancora non vi sia risposta dall’Assessorato, i segretari hanno quindi
chiesto un incontro direttamente con il Presidente Rosario Crocetta,
nella speranza che il confronto porti alla risoluzione definitiva.
Un tris di problemi gravi che di certo
lasciano davvero a bocca aperta, speriamo solo che i vari incontri
richiesti siano accolti dagli enti o dalle figure interessate, in
maniera tale che, tramite un confronto civile, si riesca ad annullare
questo ciclo malevolo.