ECCELLENZA GIRONE B
ORLANDINA
5 TAORMINA 0
ORLANDINA: Pandolfo, Koaudio, Zingales, Frassica, Pecorella
(56’ Cipriano), Cucchiara, Bilello, Orioles (49’ Scolaro), Dama, Elamraoui,
Crinò (70’ Calderone). All. Raffaele. In panchina Paterniti, Privitera, Craccò,
Ventura.
TAORMINA: Canale, Fodale (46’ Cordima), Pin, Puglia, Trovato
M., Filistad, Catania, Costa (46’ Buscema), Maggioloti, Trovato S. (64’
D’Angelo, Mancuso. All. Dardanelli. In panchina Lo Monaco, Gismondo, Rizzo,
Sparacino.
ARBITRO: Andulajevic di Messina, assistenti Tomaso e Spadaro
di Messina.
RETI: 18’, 23’, 40’ e 63’ Crinò, 38’ Orioles.
NOTE: spettatori circa 250. Recupero 1’ e 3’. Ammoniti al
30’ Catania per fallo di mano, al 60’ Koaudio per gioco falloso. Corner 0-7 a
favore del Taormina.
Con una quaterna del suo prezioso bomber
Crinò, salito a quota 14 sul podio più basso della classifica dei cannonieri,
l’Orlandina allunga le mani sulla serie D grazie al contemporaneo ko del Città
di Vittoria, ricacciato a meno 4 a 5 turni dalla fine della regular season dal
gol dell’ex biancoazzurro Gaglio, salutato con un’ovazione in panchina ed in
tribuna (dove si è rivisto il presidente Romagnoli reduce da elezioni non
fortunate per lui come deputato all’estero), che ha permesso alla Tiger di
infliggere un colpo mortale alle aspirazioni di primato della vice capolista.
Il derby, giocato ai soliti aficionados paladini con il grosso per nulla
stimolato dal ruolo di capofila in Eccellenza, non ha offerto emozioni se non
per la cinquina rifilata dai padroni di casa, quattro dei quali nella sola
prima parte, record all time per il club paladino che mai era andato al riposo
sul 4-0 come ricordavano i tifosi più anziani presenti su spalti come detto
ancora troppo vuoti per quelli che sono i meriti della lepre del girone B.
Passando alla sfida del Ciccino Micale non pervenuto il Taormina, sceso in
campo sapendo già di non poter far molto per evitare la sconfitta e con il
portiere in particolare che si è preso una giornata di ferie magari
approfittando del primo sole primaverile.
In avvio l’Orlandina, con Di Napoli e
Privitera risparmiati, non forza il ritmo giocando al piccolo trotto ed aspettando
il momento buono per colpire. Ed alla prima occasione un’incertezza tra Canale
e Fodale lascia a Crinò l’opportunità di inaugurare il bottino con un gol di
rapina. Il raddoppio giunge dopo una bella triangolazione con Crinò che si
avventa sul passaggio in profondità ed anticipa l’uscita del portiere
scavalcandolo con un tocco felpato che manda in archivio un match di fatto mai
iniziato.
Al 27’ Elamraoui, rilanciato titolare al posto di Mincica, ci prova
con una punizione mancina respinta da Canale e sul prosieguo cross pennellato
da sinistra di capitan Zingales che dal fondo pesca la testa di Dama che sfiora
l’incrocio. Al 38’ tiro-cross di Pecorella ribattuto dal portiere con azione
come sempre spostata a sinistra dove Fodale soffre le pene dell’inferno con
Zingales sul cui cross Orioles si produce in una rovesciata spettacolare a fil
di palo con applausi scroscianti del pubblico. Il centrocampista si rifà subito
con un colpo di testa su palla vagante in area che batte per la terza volta
Canale. Il tempo si chiude con il tris personale di Crinò dopo ripartenza
veloce con appoggio a Dama che tira addosso al portiere e sulla respinta si
avventa il bomber barcellonese che firma il poker.
Ovviamente l’Orlandina tira
il freno a mano ma dopo un palo sfiorato da Cucchiara al 54’ dal limite Canale
si fa rubare palla ancora da Crinò che appoggia a porta vuota e dedica il poker
personale alla fidanzata Laura andando poi a raccogliere la meritata standing
ovation da parte di tifosi che esplodono di gioia quando giunge la notizia del
vantaggio della Tiger. Nel finale il Taormina va al tiro per la prima volta
nello specchio al 76’ con il talentuoso Maggioloti (l’unico a salvarsi insieme
a Catania) con deviazione in angolo di Pandolfo. All’80’ ci prova da pochi passi
Catania di sinistro ma la sfera termina sul fondo. All’89’ l’ultimo spunto è
ancora di Maggioloti il cui diagonale viene deviato in corner, sugli sviluppi
del quale capitan Filistad prova coraggiosamente l’eurogol al volo ma tira sul
fondo. (*ca*)
Claudio Argiri