L’istituto comprensivo di Galati, che comprende anche San Salvatore di Fitalia, potrebbe perdere presto l’autonomia e venire aggregato a quello di Longi perchè i 322 alunni lo renderebbero sottodimensionato per il prossimo anno scolastico.

Contro la decisione della regione però c’è l’intero consiglio comunale e la giunta che ha chiesto alla regione, oltre al mantenimento, anche il suo potenziamento con l’aggregazione delle scuole materne e medie dei comuni vicini in modo da comprendere, nella conta degli alunni, l’istruzione primaria e secondaria.

“Abbiamo chiesto alla regione- spiega il presidente del consiglio Gaetano Emanuele-(nella foto) di rivedere la decisione perché la soppressione nasce- a nostro avviso- da un’errata applicazione dei criteri utilizzati per la valutazione. Galati ha una posizione centralizzata, è ben collegato alle principali vie di comunicazione da un scorrimento veloce, ha più studenti rispetto agli altri Comuni montani, una forte identità storica, gli edifici scolastici sono stati recentemente ristrutturati e di recente è stato costituito l’EDA dei Nebrodi un sistema formativo territoriale integrato già a regime”.

Insomma gli elementi per una marcia indietro della regione ci sarebbero tutti. Alla “lotta” si aggiunta anche l’iniziativa dei rappresentati d’Istituto che hanno organizzato una raccolta di firme. Se ciò non dovesse bastare il consiglio ha dato mandato al sindaco Bruno Natale di impugnare l’eventuale provvedimento regionale al Tar. Il risparmio però è d’obbligo,sottolinea in un emendamento il gruppo consiliare “Vivere Galati”, per ricorrere va utilizzato l’esperto legale del Comune.

Enzo Caputo