LETTERA APERTA
On. Rosario Crocetta – Il Megafono
On. Francantonio Genovese - PD
On. Giampiero D’Alia - UDC
Dott. Massimo Fundarò - SEL
Il dato nazionale è tratto ed al di là di ogni riesamina o
valutazione pubblica trionfalistica o meno, la verità è che nel territorio
della provincia di Messina il 49,2% della popolazione decide di astenersi dal
voto o di dare il proprio sostegno al cosiddetto “movimento della protesta” che
fa capo a Beppe grillo.
Molti politici messinesi hanno accolto il risultato dei
“grillini” con disappunto definendolo un voto di protesta ed un problema.
Personalmente penso si tratti invece, di una grande reazione
civile contro il sistema dei partiti convenzionali, che non sono negli ultimi
anni riusciti a salvaguardare gli interessi dei cittadini ed a consentire un
ricambio generazionale nella loro classe dirigente.
L’esperienza di Beppe Grillo dovrebbe ispirare nei partiti
un momento di riflessione per avviare un serio processo di crescita ed
evoluzione nelle proprie strutture organizzative, magari consentendo ai giovani
politici di poter crescere senza l’incubo di incorrere nelle ire di Padroni e
Principi.
Fondamentale oggi non disperdere le forze e le esperienze
del mondo moderato e di centrosinistra della provincia messinese, privandosi
della seria opportunità per le prossime amministrative e provinciali di proporre
al territorio un progetto politico ed amministrativo concreto e realizzabile,
che passi però, da momenti di partecipazione popolare e condivisione politica.
Per queste motivazioni, ritengo importante l’opportunità
offerta dal Partito Democratico di svolgere delle Primarie per individuare la
candidatura a sindaco di Messina, fermo restando la necessità di sdoganare tale
iniziativa elettorale anche per l’individuazione della più alta carica della
Presidenza della Provincia Regionale, proponendo però la partecipazione
all’intera area moderata e del centrosinistra messinese, così da evitare che
per le due importanti Istituzioni ci siano prassi e metodologie di scelta
differenti o impopolari.
Fondamentale trarre dal dato nazionale la più grande verità,
ovvero il disinteresse dei cittadini nel votare liste bloccate e nominativi
scelti all’interno delle segreterie o dei salotti bene del messinese, di contro
alla grande volontà espressa dal “Partito del Popolo” di partecipare da subito
ed attivamente non solo all’individuazione delle due figure apicali di Comune e
Provincia attraverso anche le “Primarie d’area”, ma anche nella composizione
delle squadre di sostegno alle candidature, che questa volta non potranno e non
dovranno mettere in secondo piano qualità morali ed intellettuali.
Infine, capirete bene, che la presente non è assolutamente
da intendere come una provocazione né tantomeno come una fuga in avanti, ma più
semplicemente come il gesto di un giovane politico che crede profondamente nel
più alto e nobile insegnamento dei nostri padri costituenti, che avevano
individuato nella partitocrazia lo strumento efficace per una partecipazione
popolare attiva alla vita istituzionale del paese, e che oggi, soprattutto nel
territorio messinese, merita un’adeguata trasformazione anche nella propria
classe dirigente al passo coi tempi, che consenta nell’immaginario collettivo
di trasformare il pensiero demonizzante della politica e dei politici, in
ritrovato spirito partecipativo.
Messina ed i messinesi meritano la parola e di potere
decidere personalmente del proprio destino utilizzando anche lo strumento delle
“Primarie d’Area” per l’individuazione delle candidature a Sindaco di Messina
ed a Presidente della Provincia Regionale, iniziando da subito col chiarire ai cittadini
la reale composizione dell’area moderata e del centro sinistra, con la
pubblicizzazione dei partiti che coerentemente vorranno affrontare i prossimi
impegni elettorali insieme, scacciando per sempre dai ricordi del nostro
territorio l’idea squallida anche dei “partiti ballerini” abituati per
governare e per le proprie convenienze a stare con “più piedi in più staffe”.
Illustrissime Autorità, avete la responsabilità del mondo
dei moderati siciliani, la preghiera di non consegnare loro e la storia contemporanea
al ricordo di un’ulteriore occasione sprecata per Messina e per la sua
provincia.
Un rappresentante del popolo
Roberto Cerreti