Con riferimento alla dichiarazione del segretario generale
della Cisl, Tonino Genovese, sulla posizione della Camera di commercio,
rilasciata a conclusione dell’incontro di ieri in Prefettura sulla Zona
Falcata, si ritiene opportuno puntualizzare, in coerenza con quanto già
affermato in quella sede, quanto segue:
“Considerato che non è stato accolto
l’invito di spostare nella zona di Giammoro il punto franco, si condivide
l’opinione di sopprimere l’Ente autonomo portuale in quanto il progetto non è
realizzabile nell’attuale Zona Falcata.
Infatti, in essa vanno mantenuti ed
esaltati i grandi valori monumentali, paesaggistici ed ambientali. Anche la
cantieristica navale dev’essere attenzionata, operando affinché le attuali
aziende in crisi (Palumbo, Rodriquez) possano proseguire nell’attività
produttiva, mantenendo i livelli occupazionali e scongiurando ipotesi di
possibili speculazioni edilizie.
A fronte di qualche sollecitazione che nel
corso dell’incontro è stata formulata di ritiro della quota societaria dell’Ente
Porto di pertinenza della Camera di commercio, è stato chiarito che, in atto,
ciò non sarebbe possibile per il motivo meramente tecnico che attualmente il
Consiglio Camerale opera, in vista del rinnovo, in regime di prorogatio e,
quindi, può solo assumere deliberazioni di ordinaria amministrazione”.