Due Torri - Inferrera, Fantino, Raveduto (83' Cosenza), Carrello, Marziani, Chiavaro, Guido, (20' Tricamo) Camarda, Ancione (77' Matera), Isgrò, Salmeri. All. A. Alacqua
Taormina - Canale, Scolaro, Laquidara, Costa, Trovato M., Cordima (78' Trovato), Mancuso, Fodale (65' Pino), Maggioloti, Buda, Gatto. All. De Cento
Arbitro - Rutella di Enna
Davanti al pubblico amico il Due Torri contro un modesto Taormina, riscatta la gara del girone di andata persa a tavolino e dopo un avvio a ritmi lenti, riesce con pieno merito a fare suo l’incontro con tre perle messe a segno. Per la squadra di Antonio Alacqua, un risultato importante e prezioso, considerato che in questo modo restano immutati i quattro punti dalla capolista Orlandina, sabato vittoriosa, di rigore, sul campo dei cugini della Tiger. Per i padroni di casa, il risultato diventa ancora più importante se si prende in analisi, guardando la formazione schierata in campo, dove si notano assenze rilevanti e di prestigio, sia per infortuni sia per qualifiche del giudice sportivo.
Sul fronte opposto il Taormina di mister De Cento, colleziona la quinta sconfitta di seguito e adesso per la compagine jonica, serve obbligatoriamente tornare a fare punti per non rischiare di cadere proprio in basso. A complicare la giornata agli ospiti anche le assenze di pedine fondamentali, che hanno contribuito a non essere cosi incisivi, con la presenza di tanti giovani mandati in campo.
La cronaca della gara, parte con l’azione di Mancuso nei primi minuti di gioco, con la palla che viene deviata da un difensore di casa. All’11' per il Due Torri ci prova Guido che calcia nella mani del portiere ospite. Al 13’ invece a provarci è Laquidara, ma il portierone dei locali, esce e a smanacciare il tiro cross. Cambio di fronte con Isgrò che al 15’ sui vede deviato dalla difesa del Taormina il tiro in corner.
Al 16’ a rispondere alla chiamata è Maggioloti, ma il suo tentativo finisce ancora una volta in corner. Al 20’ a lasciare il campo e capitan Guido, infortunatosi alla caviglia per una botta rimediata a centrocampo, dove nell’occasione aveva rimeditato anche ingiustamente un’ammonizione da parte del mediocre direttore di gara.
Al 24’ calcia Carrello in area, su passaggio di Ancione ma sbaglia il bersaglio. Al 27' c’è la punizione di Maggioloti ma Inferrera para. Al 29' ancora Maggioloti ci prova da fuori area, ma senza successo.
Al 30' calcia Fodale su punizione completamente fuori misura. Passa solo un minuto ed i padroni di casa protestano per un fallo pesante di Costa su Carrello che non viene sanzionato dal fischietto ennese. Stesso fotocopia al 33’ per un vistoso fallo su Raveduto da parte di Fodale ancora una volta non sanzionato.
Al 35' il centrale Chiavaro vistosamente viene messo giù in piena area di rigore ma l'arbitro non concede il penalty dagli undici metri. Al 38’ Raveduto entra in area e calcia fuori porta, mentre al 43' il diagonale rasoterra di Ancione in area di rigore, viene deviato da Canale con le dita in corner. Nei minuti di recupero al 47’ arriva la prima rete con Raveduto, che su perfetto passaggio di Camarda, scappa al controllo della difesa e trafigge Canale in uscita.
Nella ripresa, dopo vari tentativi andati a vuoto, al 65’ c’è il gran goal di Camarda che su punizione piazza la sfera all'incrocio dei pali. Poi all’84’ la terza rete con Isgrò che serve un perfetto pallone a Matera che di piatto lo deposita in rete. Il finale di gara, riserva anche l’espulsione dei due tecnici che si sono beccati a vicenda.