Venerdì 13 Dicembre 2024 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
per l'omicidio di 'beppe' alfano, vicini alla scoperta dei mandanti!?
PER L'OMICIDIO DI 'BEPPE' ALFANO, VICINI ALLA SCOPERTA DEI MANDANTI!?
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Attualità, BARCELLONA (ME)
“Si e' molto vicini alla scoperta dei mandanti
dell'omicidio di Beppe Alfano, sembra siano personaggi molto importanti.
Questo è quanto ha detto Fabio Repici, avvocato della famiglia Alfano
al vertice per la commemorazione del cronista ucciso dalla mafia”.
Barcellona diventerà il simbolo della lotta alla mafia e il terzo
livello che ordinò l'omicidio, il 7 gennaio del 1993, del giornalista
Beppe Alfano sarà presto arrestato. Questo quanto è emerso dal vertice
internazionale antimafia organizzato dall'eurodeputato Sonia Alfano per
commemorare il ventennale del barbaro omicidio del padre il giornalista
Beppe Alfano.
I lavori, articolati su due giorni, sono iniziati lunedì
al Palasport della città del Longano con “Workshop- “il contrasto alle
mafie in Europa: esperienze a confronto” con il saluto del sindaco
Maria Teresa Collica che ha lanciato un vero e proprio allarme
criminalità e sono andati avanti con un convegno su “le tecniche
investigative: un'analisi comparata a livello europeo e internazionale”
cui hanno partecipato e il presidente della BKA tedesca Jorg Ziercke,
il comandante generale dello SCICO Giuseppe Magliocco, guardia d
iFinanza, Enrico Ferrari, della direzione investigativa antimafia; David
Ellero, dell'EUROPOL, Unità 02 “serious and organised crime”, Gianni
baldi direttore della Sezione “Drugs and criminal organisation”,
Laurie A. Schilag, Drig Enforcement Administration e Melissa Thomas
responsabile delegato Italia per l'FBI .
A seguire il convegno “la
cooperazione giudiziaria europea e internazionale nel contrasto alle
mafie” con Roberto Scarpinato, procuratore della Corte d'Appello di
Caltanissetta, Giovanni Salvi procuratore capo della DIA di Catania,
Nicola Gratteri procuratore aggiunto della DIA di Reggio Calabria e il
procuratore capo di Trapani Marcello Viola. A concludere al giornata di
lunedì Il convegno “Il ruolo del Giornalismo contro le mafie” con Leone
Zingales componente della giunta dell'Unione cronisti italiani) Roberto
Affinito (reporters sans frontieres) il figlio della giornalista Anna
Politkovaskaja, la giornalista Russa uccisa da lregime sovietico, Ilya
Politkosky, Loris Mazzetti capo struttura RAI3, lo scrittore Benny
Calasanzio , maurizio Torrealta capo redattore di Rainews24 e Lorenzo
Baldo giornalista antimafia 2000.
Martedì invece “Giornata della
memoria è stata la volta sociale, politica e della cultura. Si è
iniziato alle 9.30, con la tavola rotonda su “La mafia odia la cultura”
con l'Assessore regionale all'Istruzione Nelli Scilabra, il sostituto
procuratore di Agrigento Salvatore Wella, il giudice della Corte
d'appello di Caltanissetta Giovanbattista Tona, ragazze vittime
attentati di Brindi, Don Luigi Ciotta di Libera, Sonia Alfano
L'europarlamentare Rita Borsellino, Roberto Saviano in videoconferenza i
testimoni di giustizia Piera Aiello, Giuseppe carini e Ignazio Cutrò,
il responsabile di Libera Sicilia Umberto Di Maggio. PIF regista e
attore e l'attore Alessio Vassallo.
Dopo la messa di commemorazione ddi
Alfano officiata da Don Ciotti al Duomo è stata intitolata una piazza
alla memoria del giornalista così , dopo la messa dimora dell'albero
della legalità piazza Trento è diventata Piazza Beppe Alfano.
Conclusione con il convegno” nell'affollato Palacultura Cattafi
“L'omicidio Alfano: venti anni per la verità” Oltre alal Alfano c'era
Luca Tescaroli sostituto procuratore d iRoma, Salvatore Borsellino
fratello di Paolo, l'avvocato della famiglia Alfano Fabio Repici, il
senatore Beppe Lumia il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che è
intervenuto in teleconferenza Il consigliere attore della regione
Lombardia Giulio Cavalli, Giorgio Ciaccio deputato regionale. I lavori
invece sono stati conclusi dal Presidente della Regione Rosario
Crocetta.
La due giorni, ampia e completa è stata interessantissima:
ecco alcuni stralci significativi: Sonia Alfano ha citato le
intercettazioni che riguardavano la presenza di Nitto Santapaola nel
barcellonese, già depositate all’interno delle indagini sull’omicidio di
Beppe Alfano e riprese recentemente nell’inchiesta sulla trattativa
Stato-mafia. Domenico Affinito di Repoters sans frontières:Beppe Alfano è
stato l’informazione libera, necessaria per una democrazia compiuta.
Lorenzo Baldo di Antimafia Duemila ha tracciato una prima sintesi su
come i media si sono occupati della trattativa Stato-mafia. Argomento
che è stato ripreso in parte dal giornalista di Rainews24 Maurizio
Torrealta che, rispondendo ad una sollecitazione di Sonia Alfano che ha
ricordato i suoi incontri con Provenzano, ha ripercorso la vicenda del
cosiddetto “protocollo farfalla”, una sorta di accordo segreto tra il
dipartimento penitenziario e i servizi segreti per la gestione dei
principali detenuti al 41bis, senza che rimanesse alcuna traccia nei
registri carcerari la cui esistenza non è mai fino ad ora stata
dimostrata.
Torrealta si è addentrato nei meandri di questo protocollo
che vedrebbe la presenza di apparati dell’intelligence interagire in
maniera disinvolta con detenuti al 41bis. Ilya Politkovsky: sembrerà
assurdo, ma l’Italia e l’Europa non hanno dimenticato mia madre. Ci sono
diverse città che le hanno dedicato delle strade. Ma non ce ne sono in
Russia. Grazie per avermi aiutato a rinnovare il ricordo di mia madre,
adesso spero solo di riuscire a trovare i mandanti del suo omicidio”.
Benny Calasanzio, “Beppe Alfano è maestro di giornalismo abusivo, un
uomo che svolgeva la professione di giornalista come una missione” una
vittima innocente della trattativa” ha concluso, citando il fallito
blitz per la cattura di Santapaola da parte di Sergio De Caprio e
Giuseppe De Donno. Loris Mazzetti, storico collaboratore di Enzo Biagi:
mancano telegiornali nonostante gli interventi eccezionali dei
magistrati… Vorrei dire a Ilya Politkovsky che non è solo il suo paese
ad essere sotto regime, anche qui ci si informa solo attraverso le tv…”
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Rendo omaggio alla
memoria del giornalista Beppe Alfano - scrive - esempio per le nuove
generazioni di coraggioso impegno professionale ed alto senso civico. E'
necessario riaffermare l'impegno di tutti i soggetti istituzionali e di
tutte le forze politiche e sociali contro la minaccia delle
organizzazioni mafiose". Roberto Saviano: "Alfano stava facendo saltare i
meccanismi: era necessario sacrificare un uomo, un 'visionario'
convinto che a Barcellona Pozzo di Gotto, patria della mafia messinese,
una mafia tonta, come si preferiva credere, si nascondesse addirittura
il boss dei boss, Nitto Santapaola". "E dopo la morte come ha più volte
denunciato Sonia Alfano, la solita, consueta, vergognosa diffamazione.
Ecco perché queste due giornate di commemorazione, di ricordo e di
confronto sono fondamentali, necessarie".“Dopo la morte di mio fratello –
ha spiegato Salvatore Borsellino – ho creduto che la Sicilia fosse
cambiata per sempre. Ma quando mi sono accorto che quel fresco profumo
di libertà era soltanto un’illusione, smisi di parlare, di sperare e di
cercare la verità. C’erano depistaggi, c’era qualcosa che impediva di
arrivare alla verità, un muro di gomma, una congiura del silenzio che
gravava su quella strage. Il mio silenzio è durato 10 anni, poi ho
ricominciato a parlare per la rabbia. E’ allora che ho conosciuto
Sonia”. “All’inizio le nostre strade sembravano completamente diverse
contro quella ‘Trattativa’ che ha portato mio fratello alla morte. Lui
l’ha conosciuta, l’ha saputo.
Come pensate che abbia potuto reagire un
magistrato come lui alla notizia che doveva fermare le sue indagini su
Falcone perché lo Stato stava trattando con l’Antistato, con la mafia?
E’ quanto di più assurdo si possa pensare. Per impedirgli di rivelare
quella Trattativa all’opinione pubblica, ucciderlo ed eliminarlo in
fretta era l’unica soluzione. La Trattativa doveva andare avanti. Oggi a
Palermo finalmente si celebra il processo su quella Trattativa. E io mi
auguro non venga fermato. Ma non nascondo la mia preoccupazione. Senza
Ingroia ho paura che alla Procura di Palermo si facciano dei passi
indietro, rispetto ai passi avanti che erano stati fatti. Per questo la
mia strada e quella di Sonia si uniscono ancora e più forte che
mai”.L'avvocato di famiglia Fabio Repici: ''Dalle carte di alcuni
processi emergono novita' che collegano l'uccisione di Alfano con la
latitanza nel Barcellonese dell'allora boss Nitto Santapaola.
E ci
sarebbero novita' sui depistaggi che sarebbero stati praticati''. ''da
elementi che sono emersi nel processo palermitano sulla trattativa
Stato-mafia e da un appunto trovato nell'agenda del generale Mori il 27
febbraio '93, si e' scoperto che in quella data a Roma ci fu una
riunione tra l'allora colonnello Mori, il dottor Di Maggio che era in
servizio all'agenzia antidroga dell'Onu - e non aveva quindi alcuna
competenza per occuparsi dell'omicidio Alfano -, esponenti del Ros di
Messina e il pm Canali che seguiva le indagini sull'omicidio''.
''L'avvocato Cattafi recentemente arrestato - ha concluso Repici - era
gia' al tempo il capo della mafia Barcellonese e l'omicidio e' stato
portato a termine proprio da queste cosche nell'interesse di entita'
strettamente collegate. Le novita' sull'occultamento del pm di un
calibro 22 portano sempre a Cattafi''. A conclusione l'intervento del
presidente della regione Rosario Crocetta che ha detto come la mafia si
combatte facendo nomi e cognomi e “a Barcellona – dice il capo mafia è
stato un ex alto esponente delle istituzioni locali che gestiva il
comando in prima persona”. Bisogna bonificare il malaffare e ha anche
parlato del mancato rinnovo delle concessioni agli autogril da 5 anni
da parte degli funzionari preposti del consorzio autostrade, u n danno
per la regione e di conseguenza per i cittadini di circa 250 milioni di
euro. “Sull'argomento – ha detto presenterò un esposto alla procura
antimafia competente”.
Due giorni di fuoco. Barcellona trema? Forse. Per
finire una domanda a Crocetta- Presidente le premesse e i fatti per il
cambiamento ci sono tutti. Questa sarà la volta buona per la svolta che
la Sicilia aspetta da trent'anni? - Risposta:si. Alla svolta però
dobbiamo partecipare tutti. Crocetta è attorniato dalla gente, una
parola e un sorriso per tutti. Forse è veramente la volta buona e l'era
dei gattopardi, in una terra dove tutto cambia per non cambiare nulla,
forse è al capolinea.
Sonia Alfano punta l'indice: se in questa sala
c'è qualcuno che deve riferire gli dico: presto nelle mani della
giustizia per la morte di mio padre cadrà un personaggio importante,
molto importante. E c'è da credere alla combattiva figlia del collega
Beppe Alfano che ha organizzato un vertice internazionale antimafia
nella Barcellona che all'epoca dichiarò, con tanto troppo ritardo il
lutto cittadino” e che oggi, per la prima volta, ricorda, assieme alla
nuova amministrazione, la morte di un giornalista che qualche giornale
oso definire, per sminuirle la figura, ”oscuro”.