Martedì 10 Dicembre 2024 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
i resti mortali di bianca lancia...nell'antico sarcofago di martini?
I RESTI MORTALI DI BIANCA LANCIA...NELL'ANTICO SARCOFAGO DI MARTINI?
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Attualità, SINAGRA (ME)
L’antico sarcofago in pietra che c’è all’interno dei ruderi di
una chiesa sconsacrata nelle campagne di Martini potrebbe avere
custodito, per qualche tempo, i resti mortali di Bianca Lancia o Lanza
quarta moglie dell’imperatore Federico II detto il Grande. A suggerire
l’ipotesi, che potrebbe essere confermata a breve da uno studio mirato,
sono i motivi decorativi della tomba, la sua presenza in un luogo
isolato però non molto lontano dal Comune di Brolo dove le cronache del
tempo raccontano che Bianca, regina per pochi giorni, abbia vissuto.
La
storia privata della bellissima regina e del suo amore clandestino con
l’imperatore, intreccia infatti, per un periodo piuttosto lungo, questa
parte dei Nebrodi a partire, come riportano gli atti del convegno “
Bianca Lancia d’Agliano” svoltosi ad Asti 28 aprile 1990 – dalla sua
infanzia. Cresciuta ed educata a Brolo, in uno dei più suggestivi
manieri della provincia di Messina, nel 1232 aveva rapito il cuore
dell'Imperatore a Lagopesole.
A avvalorare la tesi che il sarcofago
nebroideo sia stata la tomba temporanea della regina è, indirettamente,
lo studioso Roberto Alajmo che nel libro “Larte di annacarsi - un
viaggio in Sicilia” racconta di come la sfortunata regina, vittima della
folle gelosia del marito, potrebbe essersi rifugiata nella dimora di
Brolo e seppellita dai fedelissimi in un luogo sconosciuto fino a quando
un servo l’avrebbe portata nell’attuale tomba.
Il posto “segreto”
potrebbe essere appunto il misterioso sarcofago di Martini le cui
misure, tra l’altro, sono idonee a contenere un corpo slanciato. Ciò
spiegherebbe la presenza, in un posto sperduto, della misteriosa tomba
che difficilmente può essere stata appannaggio, nel corso del 1200, dei
miseri abitanti del luogo allora poco più che servi della gleba.