Nello splendido e suggestivo scenario del Museo della moda e del
costume di Palazzo Cupane a Mirto, ha avuto luogo la presentazione del
romanzo di Mario Roberto Valenti “L’affresco di Santa Maria”edito dalla
Pungitopo. Il romanzo ambientato a Mirto luogo in cui s’ incastonano
tra loro a “cornice” narrazioni e flashback, è di facile lettura,
appassionante, emozionante.
Mario Roberto Valenti nato a Patti nel 1994 dopo aver conseguito la
maturità scientifica sta frequentando il primo anno del corso di laurea
in architettura. In tenera età ha iniziato, da autodidatta, a dipingere e
a scolpire, coltivando la passione per l’arte classica. Più volte i
media si sono occupati di lui per i risultati raggiunti: presentato nel
2011 come “giovane pittore in erba” in un importante museo di Catania,
all’inizio di quest’anno è salito alla ribalta per la sua Madonna della
Miraglia, una statua di neve realizzata sui Nebrodi, nel comune di
Cesarò.
Suona pianoforte e fisarmonica, ed è presidente di un associazione
culturale, con la quale, insieme alla madre, Maria Vitale, organizza nel
territorio siciliano eventi musicali e culturali di rilievo. Dall’età
di quindici anni, oltre ad applicarsi allo studio e alle arti
figurative, ha cominciato a dedicarsi anche alla letteratura, scrivendo
nel 2009 questo suo primo romanzo e componendo poesie, ancora inedite.
Intervenuti all’evento presentato da Luigi Ialuna, il prof. Andrea
Piraino, docente della Facoltà di Giurisprudenza all’Università di
Palermo; il sindaco di Mirto, Giuseppe Lanaro; Lucio Falcone, editore
Pungitopo; Lorenzo Cassarà, photografher.
La presentazione ha avuto inizio con l’esecuzione di un brano
musicale eseguito al piano dallo stesso Mario R. Valenti ed al violino
dal M. Franco Ioppolo.
Prima di dare la parola all’autore Valenti il sindaco di Mirto
Giuseppe Lanaro, ha espresso parole di gratitudine, “mi sento onorato di
essere qui, mi è piaciuto il libro, mi ha fatto emozionare” ed allo
stesso tempo a augurato al giovane Valenti” un futuro splendido e ricco
di soddisfazioni”. L’editore della Pungitopo, Lucio Falcone ha
sottolineato come “ riscoprire le radici appartiene una certa età non ad
un giovane … qui è successo qualcosa di strano. Affidando la penna ad
un giovane si scopre che essi (i giovani) sono capaci di esprimere cose
originali. La tensione ai valori, che emerge in questo libro, mi da
speranza. Mi auguro che un messaggio del genere arrivi ai giovani.
Bisogna, ne sono convinto, incentivare i giovani”.
Coinvolto per la realizzazione dell’immagine di copertina, Lorenzo
Cassarà, il quale ha detto di “essere rimasto sorpreso dalle
innumerevoli doti di Mario R. Valenti. È raro incontrare un giovane
cosi. Auguri per uno splendido futuro”. Piuttosto articolato
l’intervento del professore Andrea Piraino “questa è una serata
importante. Riconoscere questo talento consente di fare considerazioni
generali sui temi che caratterizzano la questione fondamentale
dell’identità, delle radici, delle appartenenze. Nutro un grande senso
d’ammirazione e ti invito (rivolto all’autore) a riflettere e
approfondire ma al tempo stesso disciplinare i tuoi talenti”.
Brevissimo l’intervento dell’autore visibilmente emozionato “ho
voluto raccontare la terra di Mirto ed i suoi valori. Il tema del
ritorno è fondamentale: il protagonista va fuori dalla sua amata terra
ma non la dimentica. In questi paesi c’è la storia, in ogni opera d’arte
(capitello, architrave…) vedo la mia storia, vedo me stesso”.
Dopo un altro brano eseguito al pianoforte da Mario R. Valenti ed un
breve tempo per autografare qualche libro è seguito in una sala del
Museo un buffet.