Sabato 15 Febbraio 2025 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
il prof. dante passalacqua si congeda dalla scuola e va in pensione
IL PROF. DANTE PASSALACQUA SI CONGEDA DALLA SCUOLA E VA IN PENSIONE
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Eventi, ALCARA LI FUSI (ME)
Il
prof. Dante Passalacqua, dopo 38 anni e sei mesi d’insegnamento nella
Scuola pubblica, festeggiatissimo, va in quiescenza. La cerimonia di
congedo, che ha avuto luogo nel salone delle feste del plesso scolastico
di Alcara, si è velata di pregnante commozione quando a sorpresa,
colleghi, personale Ata e amici si sono ritrovati insieme, per
festeggiare il “maestro” Dante e dimostrargli tutto il loro sincero
affetto maturato in così lungo tempo di diuturna vicinanza e
collaborazione.
Infatti, quella del prof. Passalacqua, è stata una
carriera che ha avuto inizio 38 anni fa a S. Angelo di Brolo ove è
rimasto ad insegnare per otto anni, i successivi trenta li ha maturati
ad Alcara Li Fusi ricoprendo incarichi come collaboratore del dirigente
scolastico, presidente del Consiglio di Circolo, componente il Consiglio
d’Istituto, fiduciario di plesso e, infine, componente RSU.
Il
“Festeggiato” – che era accompagnato dalla moglie ins. Pina Consiglio e
dai figli Fabrizio e Claudia – superati i primi momenti di comprensibile
commozione al momento del suo arrivo nel salone, da ”gentil man” qual
è, non ha mancato di salutare per prime le colleghe e le amiche, quindi
amici e colleghi.
Al termine dei discorsi d’occasione, al prof. Dante
oltre ai tanti regali e ad una targa-ricordo, è stata consegnata –
redatta dalle colleghe – una pergamena, che così introduceva: “Altre
strade, altre salite / altri disegni riempiranno le tue giornate; /
nuovi progetti stai per intraprendere,/ sperimentare e raggiungere.”
Prendendo la parola, il prof. Passalacqua – dopo i ringraziamenti per le
attenzioni, i segni di stima e di gratificazione riservatigli per
l’occasione dai presenti – tra l’altro ha ricordato ai colleghi – che
“…chi è maestro lo sarà per sempre nel pensiero, nell’amore, nelle
competenze e nella perseveranza”.
Da noi avvicinato, alla nostra domanda
di cosa sente oggi la mancanza, lapidario così ci ha risposto: “Mi
mancano gli alunni e le colleghe!”; e, abbiamo incalzato, se non avesse
fatto l’educatore, cosa avrebbe voluto essere?: “Un impiegato
amministrativo!”. Il ricco buffet e il rituale stappo dello spumante,
hanno concluso la simpatica cerimonia.