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il presidente crocetta si è insediato ed è pronto per la rivoluzione!
 
IL PRESIDENTE CROCETTA SI È INSEDIATO ED È PRONTO PER LA RIVOLUZIONE!
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FONTE NOTIZIA: Ansa
Politica, SICILIA

“La nostra sarà una regione a sette stelle, altro che cinque, con una politica basata sul rigore e sul taglio delle spese”. Con la proclamazione mattutina della Corte d’Appello di Palermo Rosario Crocetta si è ufficialmente insediato alla presidenza della Regione siciliana, dopo il passaggio di consegne con l’uscente Raffaele Lombardo. Crocetta - il terzo presidente arrivato alla guida dell’Isola con l’elezione diretta e il 28° nella storia dell’autonomia siciliana - è arrivato a palazzo d’Orlèans e ha subito parlato con i giornalisti.

TAGLI E AUTO BLU- “Attueremo una spending rewiew che spero coinvolga anche l’assemblea regionale dove ci sono spese notevoli. Le consulenze devono essere l’eccezione e non la regola”. Il governatore ha confermato l’intenzione di revocare le consulenze che erano state decise dal suo predecessore, Raffaele Lombardo e ha aggiunto che intende ridurre al minimo i dirigenti esterni. “Saranno ammessi - ha spiegato - solo in casi particolari.

Non vogliamo fare tribunali sommari e ghigliottine, ma vogliamo fare l’interesse pubblico”, ha detto il presidente della Regione annunciando la riduzione da 11 a 8 dei componenti del suo ufficio di gabinetto, da 8 a 6 quelli della segreteria tecnica e da 6 a 4 quelli della segreteria particolare. Il governatore ha annunciato anche un taglio alle missioni e agli straordinari dei dipendenti regionali tra il 20 e il 30%, ma ha assicurato tuttavia che su questo tema si confronterà con le organizzazioni sindacali. Inoltre niente più auto assegnate ad assessori e dirigenti, ma un parco di vetture in car sharing: questo cambiamento, secondo Crocetta, produrrà risparmi del 20% rispetto ai costi attuali del parco auto. “Per ora io non influirò sui costi della Regione perché riceverò lo stipendio dal Parlamento europeo da dove mi dimetterò tra un mese”.


CERTIFICATO ANTIMAFIA E DON DI NOTO- “Chiederemo il certificato antimafia a tutte le aziende che lavorano con la Regione per avere un quadro di trasparenza e legalità“, ha annunciato il governatore. “In una intervista rilasciata a una televisione canadese ho invitato i turisti a venire in Sicilia promettendo che la mafia in questa regione non esisterà più″. Crocetta ha poi manifestato l’intenzione di “nominare don Fortunato Di Noto, che guida la Fondazione Meter, a capo di un Osservatorio per la tutela dei bambini. Avrei voluto nominarlo assessore ma poi magari Santa Madre Chiesa lo avrebbe cacciato da sacerdote perché esistono forse regole di incompatibilità. Creeremo anche un assessorato ai diritti civili. In ogni caso non continuate - ha detto rivolto ai giornalisti - a suggerirmi nomi per la giunta di persone che magari non conosco”.

500 MLN SUBITO PER L’EMERGENZA RIFIUTI- I piani di Crocetta prevedono anche 500 milioni dalla Regione Siciliana da destinare subito ai comuni siciliani per ripianare i debiti con gli Ato e superare l’emergenza rifiuti. “I Comuni - ha spiegato - rimborseranno l’importo in 20 anni”. Le tredici società partecipate della Regione, in liquidazione da anni, chiuderanno subito. Un provvedimento che consentirà di risparmiare un miliardo di euro. Tutte le loro competenze saranno immediatamente trasferite ai dipartimenti dell’amministrazione regionale. “E’ un provvedimento amministrativo, che si può fare subito. Non occorre una legge”, ha affermato Crocetta.

PATTO DI STABILITA’- “Il patto di stabilità, che va concordato col governo, non inciderà sulla spesa sociale e sarà previsto, per la prima volta, all’interno del bilancio regionale”, ha aggiunto il presidente della Regione Siciliana. “Voglio avviare una procedura con lo Stato per evitare il massacro sociale. L’operazione di rientro può essere fatta in due o tre anni ma non in un unico esercizio perché questo ucciderebbe l’economia”.

NOZZE GAY? NO, GRAZIE- “Grazie a Dio sono nato in un Paese conservatore che mi ha impedito di sposarmi, chissà in caso contrario quanti matrimoni e divorzi avrei fatto”, ha detto Crocetta riferendosi alle polemiche sul matrimonio tra gay e alla sua dichiarata omosessualità. “A Palazzo d’Orlèans, dove dormirò, perché per il resto della giornata starò in giro, porterò un Crocifisso che mi è stato donato a Lampedusa ed è stato realizzato con il legno dei barconi dei migranti approdati nell’isola. Vorrei pure avere un pappagallo che ripeta “basta manciugghia, basta manciugghia”, ovvero basta corruzione”.

L’OROLOGIO DI LOMBARDO- Crocetta ha ricevuto dal governatore uscente Raffaele Lombardo un prezioso orologio che era stato donato dal sultano dell’Oman all’ex governatore e che il nuovo presidente ha già spiegato che venderà per donare i proventi al Centro di padre Pino Puglisi e alla scuola “Giovanni Falcone” di Palermo. “Intanto - ha detto rivolgendosi ai cronisti - lo consegno al cerimoniale per evitare di perderlo. All’ex governatore, da parte mia, donerò un libro di Salvatore Farina, “Dolcezze di Sicilia!, su tradizione e cultura dell’arte pasticciera dell’Isola”.

LA NUOVA GIUNTA. “La mia giunta è quasi pronta ma non posso rivelare ancora i nomi degli assessori”, ha detto stamattina a Gela partecipando alla cerimonia di commemorazione del commerciante Gaetano Giordano, ucciso 20 anni fa dalla mafia per non essersi piegato al racket. Crocetta ha detto pure che Nicolò Marino, il pm della Dda di Caltanissetta, non ha ancora sciolto la riserva sulla sua partecipazione alla giunta di governo. “Gli assessori certi - ha dichiarato il nuovo governatore - sono Lucia Borsellino e Franco Battiato. Bersani e Casini sono d’accordo con me. Non posso rivelare altri nomi ma posso indicare i criteri.

La nuova giunta dovrà avere un alto profilo, dovrà essere composta da persone di prestigio, una giunta di intellettuali che non è nè di tecnici, nè di politici. E’ chiaro che i partiti che hanno sostenuto la mia elezione saranno presenti in giunta - ha aggiunto Crocetta -, però dobbiamo continuare a farlo con nomi di alto spessore.

Ci sarà anche un assessorato con delega alla legalità, anche se questa dovrà essere una pratica di tutta l’amministrazione. Per completare la giunta attendo ciò che avverrà all’Ars perchè potrebbe avere delle influenze sul mio esecutivo”. Quindi ha reso noto di avere scelto Enza Cilia, ex soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa ed ex direttrice del museo di Gela, come suo capo di gabinetto.


           
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