Oggi si insedierà a Palazzo d’Orleans, il nuovo presidente della
Regione Siciliana Rosario Crocetta. L’ex sindaco di Gela ed
europarlamentare è il terzo presidente eletto direttamente dai
siciliani. Sessantuno anni compiuti l’8 febbraio scorso, Crocetta,
sostenuto da Pd, Udc, Api e Psi, ha ottenuto il 30,5% dei voti alle scorse regionali. Il neo governatore è nato a Gela, città di cui è stato consigliere comunale, assessore alla Cultura e poi alla Pubblica istruzione e sindaco dal 2003.
Carica questa che, dopo la conferma nel 2007, ha ricoperto fino alla sua elezione al Parlamento europeo, nel 2009. Politicamente ha sempre militato nella Sinistra, aderendo al partito Comunista e, in seguito, a Rifondazione comunista e alla Federazione dei Verdi, fino all’approdo nel Pd, nel 2008, partito nelle cui liste è stato eletto al parlamento di Strasburgo, nella circoscrizione Italia insulare, con 150.091 preferenze. Ha lavorato per l’Eni in diversi paesi del
mondo, ha collaboratore con L’Unità, Il Manifesto e Liberazione. Ha
pubblicato nel 1997 la raccolta di poesie “Diario di una giostra” e nel
2006 il lavoro “Io ci credo.
Gela, città della legalità”, che racconta la sua esperienza amministrativa come sindaco. Parla 4 lingue: italiano, arabo, inglese e francese. Un politico, Rosario Crocetta, noto per il suo costante impegno per la legalità tanto da finire nel mirino della mafia che per due volte, nel 2008 e nel 2010, aveva organizzato un piano per assassinarlo. Le indagini della magistratura hanno, inoltre, fatto luce su un progetto della stidda gelese che assoldò un killer per ucciderlo durante la processione dell’Immacolata del 2003. Per questo vive ormai da anni sotto scorta.
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