“Amo la
Sicilia, credo in questa terra”. E’ questo lo slogan che ho scelto per
la competizione elettorale che sto affrontando. Un concetto che ho
voluto far risaltare perché penso veramente che questa Regione, questa
provincia abbiano bisogno di amore e dedizione. Problemi che ci
trasciniamo da decenni e che si sono aggravati negli ultimi anni con una
crisi che rende necessaria la scelta di mettere da parte rassegnazione e
sconforto per trasformarla in voglia di dare il proprio contributo.
Dopo avere intrapreso la strada della Politica (che in realtà ho
respirato in casa sin da bambina) ho deciso di occuparmi della mia
comunità, di Capri Leone. In questi anni da sindaco, ho sempre voluto
sentirmi una cittadina tra i cittadini. Ho vissuto i problemi della mia
gente, ho affrontato insieme a loro momenti difficili cercando le
soluzioni, ho messo tutta me stessa per cercare di migliorare la qualità
di vita ed i servizi della comunità che rappresento. Con passione
civica ho ingaggiato, spesso insieme ad altri colleghi sindaci, molte
battaglie che riguardavano
non solo il mio comune ma l’intero territorio
circostante.
Battaglie per rammentare alle Istituzioni tutte di questa terra,
dei suoi problemi, delle sue risorse, delle sue vocazioni, delle sue
potenzialità, delle sue bellezze; per assicurare,attraverso una compiuta
progettualità, l’ottenimento di cospicui finanziamenti; perché i nostri
territori possano giocare un ruolo importante; per difendere le nostre
prerogative; per tutelare e promuovere gli antichi borghi e valorizzare
l’artigianato locale; per mantenere ed esaltare una centralità
strategica dell’intera provincia messinese; per migliorare il sistema
sanitario ed evitare il depotenziamento di strutture ospedaliere
periferiche ma che servono numerosissimi cittadini e vastissime porzioni
della provincia( per esempio l’ospedale di Sant’Agata di Militello).
Ma questi anni, e tutte queste lotte, mi hanno insegnato però che
molte risposte ai cittadini non possono essere delegate soltanto agli
amministratori locali. Ho imparato che pur affrontando quotidianamente i
problemi che tutti noi viviamo servono scelte che sono di competenza
regionale. Ed è proprio per questo che ho deciso di affrontare questa
competizione elettorale. Molte risposte al territorio messinese possono
arrivare solo con scelte che vengono prese a Palermo.
Così, eccomi qui, a farmi giudicare dall’elettorato e ad invitarlo a
scommettere su di me, consapevole di quello che sono e di quello che
posso dare. Ma anche pronta a rendere conto di ogni mia scelta o
battaglia che potrei portare all’Ars.
Di questioni da affrontare, per dare un futuro migliore alla nostra
terra ce ne sarebbero tantissime ma su alcuni punti che mi impegno a
portare avanti voglio soffermarmi.
Le emergenze di questi ultimi anni mi costringono a cominciare con il
dissesto del territori. Servono efficaci interventi di prevenzione con
la consapevolezza che si tratti di soldi da investire per evitare spese
più alte in futuro e soprattutto tragedie per la popolazione. Un
percorso, a mio avviso valido, era già stato avviato nei mesi scorsi
proprio nel comune di Capri Leone. Era la richiesta di una legge
regionale che permettesse una stabilizzazione vera dei Forestali per
procedere al loro impiego, oltre che nella lotta agli incendi, anche a
servizio dei comuni dove potere realizzare interventi di sbrigliamento
dei torrenti, di sistemazione degli alvei, di messa in sicurezza di
fette del territorio in pericolo.
Per farlo serve una legge della Regione. E quindi la volontà politica di chi si intesti questa proposta.
Altro punto fondamentale è quello di un vero sviluppo turistico che non
passi attraverso le mega opere e lo scempio dei nostri litorali. Per
fortuna godiamo di bellezze che rappresentano il vero punto di forza per
puntare ad un turismo di qualità. Ed allora l’idea di ospitalità
diffusa,tra le altre cose già applicata a Capri Leone attraverso un
progetto che vede inseriti in rete dieci comuni, favorendo piccoli
imprenditori che scommettano sulla riqualificazione di case nei centri
storici o altri siti di pregio naturale sono scommesse, a mio avviso
facili, da vincere.
Più complessa, in realtà, è la questione della sanità. Bisogna far
coincidere risparmio ed efficienza, ma un punto è inderogabile: il
diritto alla salute non può essere negoziato.
Così, condivido una complementarietà tra le strutture ospedaliere vicine
senza dovere tuttavia tagliare strutture e servizi essenziali
soprattutto in un territorio così vasto e complesso come quello della
nostra provincia.
Infine c’è una battaglia che, se verrò eletta, mi vedrà al fianco di
Gianfranco Miccichè. E’ quella dello snellimento delle procedure per le
aziende. Entro tre mesi l’ARS dovrà approvare la legge, peraltro già
pronta, per cambiare radicalmente il sistema burocratico regionale.
Bisognerà passare dal sistema infinito delle autorizzazioni a quello
certo dei controlli: la legge autorizza, la pubblica amministrazione
controlla durante e dopo. E’ impensabile che per un semplice pannello
solare servano 26 autorizzazioni. Basta solo verificare che il cittadino
rispetti le leggi e punirlo severamente qualora le trasgredisca.
Voglio concludere con un impegno che è nel programma di “Grande Sud”.
Politici e amministratori devono tornare a guardare la realtà con gli
occhi dei cittadini e pertanto bisogna dire basta a stipendi, pensioni e
cumuli ingiustificati. In caso d’elezione chiederò che vengano ridotte
drasticamente le indennità superflue degli amministratori pubblici e che
sia consentita soltanto la remunerazione legata al raggiungimento
degli obiettivi di redditività. Questo l’ho già fatto da sindaco
riducendo di oltre il 50% le indennità di carica della sottoscritta ,
degli assessori e del presidente del consiglio del comune che
amministro. Questi saranno i miei impegni. Questa è la Sicilia che amo.
Bernardette Grasso.