Di seguito il comunicato stampa della Polizia di Stato relativo all’operazione denominata “Dolce Vita”. E’ possibile inoltre scaricare il video dell’operazione cliccando sul seguente link http://www.poliziadistato.tv/c_U2xvIDz5rx.Fotografie, appostamenti, pedinamenti, mesi di indagini e riscontri
sono l'articolato lavoro investigativo condotto dalla Polizia di Stato.
Ora professionisti, gente per bene dei Nebrodi,
irreprensibili uomini timorati di Dio, mariti fedeli e moralisti sempre
pronti a recitar omelie o sermoni nel nome della comune morale, temono
che i loro nomi possano trapelare dai verbali quali bavosi abituè,
frequenatatori di quei locali che tra Sant'Agata di Miltello, Torrenova,
Caprileone e Caronia - ma anche nella zona di Brolo, ed a Patti se ne contano
- erano diventati meta della loro serate, dove desiderare, toccare,
approcciare una donna non era un problema in quanto bastava pagare e
tutto era risolto.
La Polizia ha accertato che dietro le insegne di circoli privati e
ritrovi c'erano i più classici dei "privè" con tanto di lap dance e
salottini, poi a determinare se in quei luoghi c'era l'associazioni a
delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione sarà il
Giudice, ma di fatto si sa che le ragazze, erano per lo più straniere,
molto belle, e a volte figuravano anche come socie dei club e che i
reati amministrativi si sono consumati a iosa.
Finito il clamore della vicenda giudiziaria, ammutolite le sirene
delle volanti - che già questa notte, si leggeva su facebook,
annunciavano una "retata" , si doveva stabilire solo per chi e per cosa -
resterebbe di fare la solita analisi sulla provincia bacchettona e
senza fantasia dove nei club privèe, vicino a vaccari con le
scarpe sporche di fango c'erano anche notabili e professionisti, sicuri
di aver sesso o sbirciante goderecce, a suon di euro, ma anche e
sopratutto era, consapevolmente, vicino al dramma di chi è costretto a
vendersi; di chi è costretta a farsi laidamente toccare e deve
sorridere, facendo finta di godere, a chi di umano ha ben poco. Uomo che
va condannato, e messo alla gogna, con ugual o più disprezzo da
riservare a chi gestisce il mercato del sesso a qualsiasi latitudine si
svolga questa attività.
Le indagini hanno permesso di disegnare i profili di tre distinte
organizzazioni criminali, operanti autonomamente in ogni singolo locale,
qui si reclutavano le donne, spesso straniere e si definiva anche la
tipologia dei servizi da offrire ai clienti, che venivano da tutta
l'isola.
Si spaziava dalle semplici consumazioni, agli spettacoli di lap dance
o spogliarello; agli incontri nei privè, anche alla "consumazione" di
rapporti sessuali all’interno ma anche all'esterno della sede del
circolo stesso, in appartamenti o alberghi.
Storie complesse, profili umani differenti, ma certamente ci sentiamo
di stare dalla parte delle ragazze costrette a prostituirsi.
Abbiamo idea da dove vengono, cosa hanno lasciato, come subiscono
ricatti e violenze, come sono private della loro dignità, violate e
violentante.
Tante "sconosciute", come nel film di Michele Placido, oggi finite
sotto i riflettori, in Questura, ma che, questo momento, potrebbe
essere anche quello di recuperare libertà e dignità.
Anche qui la Magistratura, il Giudice, dovrebbe, come sopra, nel
definire responsabilità, colpe, condanne, pensare ad azioni
riabilitative, di recupero, di assoluzione e compensazione per colpe
subite.
Ripilogando i dati dell'operazione: la Polizia di Stato ha proceduto all’esecuzione di:
n. 3 sequestri di immobili sede dei locali notturni “Deja Vu” di
Torrenova; “Dolce Vita” di Torrenova; “Dubai Night Club” di Caronia;
n.7 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di: LO RE
Giuseppe , GUEORGUIEVA Dimona Dimitrova, ALESSANDRINO Francesco, GALATI
RANDO Vincenzo, HAMHODERA Jevgenia, OLIVIERI Alessandro, SANFILIPPO
TABO’ Claudio Valentino.
n. 6 ordinanze di arresti domiciliari a carico di: SEMILIA
Vincenzo, DILATI Emanuele, GALATI RANDO Andrea , GHEORGHIU Carmen
Georgiana, CALA’ LESINA Sebastiano, MARINO Carmelo.
n.1 ordinanze di obbligo di dimora a carico di: GIARDINIERI Benedetto.
n.20 denunce all’autorità giudiziaria per apertura di locali pubblici
senza licenza e associazioni a delinquere finalizzate allo sfruttamento
della prostituzione.