Oggi, sabato 29 Settembre, festa dei Santi Arcangeli, alle ore 17, a
Patti
nella Concattedrale dei Santi Martiri del XX secolo, il Vescovo
Mons. Ignazio Zambito conferirà il sacramento dell'Ordine del
Presbiterato ai diaconi: Simone Campana, della parrocchia Maria
SS. Assunta in Castell'Umberto, Michele Fazio, della parrocchia Santa
Lucia in Sant'Agata Militello, Filadelfio Alberto Iraci e Cirino Lo
Cicero, ambedue della parrocchia San Nicolò di Bari in San Fratello.
Diverse storie personali, accomunate dalla pronuncia di un “eccomi"
definitivo consacrando tutta la loro vita nel servizio al Signore e ai
fratelli.
"Ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito" (Marco 10,28).
Sono questi i sentimenti che il mio cuore racchiude in occasione
dell'ordinazione Sacerdotale - scrive don Simone Campana
in un articolo pubblicato su «In Cammino» del 23 Settembre scorso -,
come i primi discepoli anche io voglio lasciare tutto per seguire
fedelmente il Signore Gesù. A Maria Santissima, madre e modello di ogni
chiamato affido questo progetto di vita, perchè si realizzi in me quanto
il Signore Gesù desidera".
"Nella sua bontà - scrive don Alberto Iraci - Dio ci
ha scelti come destinatari dei suoi doni e del Suo Amore, benché siamo
fragili e imperfetti. Questa verità fondamentale è tanto più lampante in
riferimento al Sacerdozio Ministeriale: con l’Ordinazione Sacra saremo
conformati interiormente e indelebilmente al Signore Gesù, per agire in
suo nome o, meglio, perché sia Lui ad agire in noi. Chi può essere
adeguatamente preparato per una tale missione? Per quanto io possa
impegnarmi, i miei risultati saranno sempre deludenti e fallimentari,
tutti gli sforzi che io posso realizzare mi potranno condurre a
traguardi ben miseri. Comprendere questo non è motivo di scoraggiamento,
anzi è un segreto speciale: se da me non posso fare nulla, lascio che
sia il Signore a fare tutto".
"L'aderire a Dio - afferma don Cirino Lo Cicero - è
una cosa seria; corrispondere all’amore di un Dio che ha dato la vita
per noi, richiede altrettanto rigore e totalitarietà. Il mio primo e
assoluto grazie va a Dio Padre e Signore di tutte le cose, a colui che è
capace di far germogliare i fiori tra le rocce. In questi anni di
discernimento vocazionale ho sperimentato la presenza di Dio nella mia
vita e anche la sua pazienza, ma soprattutto il suo amore per me che mi
ha reso suo prediletto nonostante i miei limiti. Nel lasciarmi educare
alla scuola di Cristo preziosa è stata l’opera e la presenza del nostro
Vescovo Mons. Ignazio Zambito che mi ha accolto in Seminario il 22
settembre 2006, e che il 29 settembre prossimo, attraverso l’imposizione
delle mani e la preghiera consacratoria, mi ordinerà presbitero. Un
grazie di cuore ai miei formatori: al rettore Don Basilio Rinaudo, al
vice Rettore Don Dino Lanza e al Padre Spirituale Don Pietro Pizzuto ai
quali sono particolarmente grato".
"La sequela a cui Cristo mi invita e mi chiama - conclude don Michele Fazio -
è contraddistinta dal dono totale di me stesso a Lui ed al prossimo,
dall’obbedienza e dalla fedeltà alla sua parola, dall’umiltà, dalla
gioia e dalla generosità con cui riuscirò a stare accanto ad ogni
persona che il Signore mi farà incontrare per offrirmi, ogni volta,
l’occasione e la grazia di scorgere e riconoscere il suo Volto. Affido
tutti noi alle vostre preghiere con le quali ci avete sempre
accompagnato durante il nostro cammino in questi anni perché possiamo
essere sacerdoti santi secondo il suo Cuore perché, sull’esempio del
Buon Pastore, possiamo prenderci cura del cammino di vita, di fede, di
conversione, di salvezza e di santità del gregge che il Signore ci
affiderà.