Il Tar del Lazio, con sentenza depositata il 21 settembre
scorso, ha dato ragione al Comune di Ficarra costituitosi contro il
Ministero dell’Ambiente ed accogliendo il ricorso promosso dal Comune,
assistito dall’avvocato Gaetano Artale, per l’annullamento del decreto
del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del
5 ottobre 2011 con il quale vennero approvate le graduatorie per gli
interventi relativi ad energie rinnovabili e risparmio energetico per
le regioni di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia ma escludendo il
Comune di Ficarra dalla valutazione tecnica.
Il centro nebroideo aveva
partecipato all’avviso pubblico emanato dal Ministero nel settembre
2010, proponendo la propria candidatura nella categoria relativa ai
“Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti” per interventi di
efficientamento energetico relativi alla sede municipale per un importo
di circa 700.000 euro. Nel frattempo, però, anche il Consorzio
Intercomunale Tindari Nebrodi, al quale il Comune di Ficarra all’epoca
aderiva, propose un’ulteriore candidatura per la categoria relativa a
“Forme associative di comuni”, finalizzata ad interventi da effettuarsi
in solo nove dei sedici comuni allora aderenti.
Il Ministero, a seguito
di apposita istruttoria, escluse sia il Comune di Ficarra che il
Consorzio Intercomunale Tindari- Nebrodi con la motivazione della
“doppia candidatura”. “In realtà- come spiega il sindaco di Ficarra
Basilio Ridolfo- la candidatura del Consorzio Intercomunale
Tindari-Nebrodi è stata proposta nonostante il Comune di Ficarra avesse -
con nota prot. 7052 del 27 ottobre 2010 - comunicato allo stesso
Consorzio la volontà di partecipare in forma autonoma all’avviso emanato
dal Ministero.
Il Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi, a far data
dal ricevimento della nota del Comune di Ficarra, tenendo conto delle
indicazioni contenute nell’avviso (non ammissibilità di più
manifestazioni d’interesse), non avrebbe dovuto avanzare alcuna
candidatura, stante l’espressa volontà di non aderire all’iniziativa
consortile rappresentata – per tempo - dal Comune di Ficarra.
Così non è
andata ed il Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi, all’insaputa del
Comune di Ficarra, ha comunque avanzato la propria candidatura
determinando l’esclusione sia del nostro Comune che del Consorzio”. Ecco
allora che il Comune di Ficarra, ritenendo assolutamente regolare il
proprio operato, ha proposto ricorso al Tar del Lazio che lo ha ritenuto
fondato definendo “illegittima l’esclusione del Comune di Ficarra”.
Grande la soddisfazione del sindaco Ridolfo che in tal modo può vedersi
riconosciuto un importante finanziamento.