''Positivo incontro con la Ragioneria generale dello Stato per la definizione, ormai prossima, dell'intesa Stato-Regione siciliana sul Patto di stabilita' per il 2012''. Lo afferma l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, al termine dell'incontro romano al quale hanno partecipato anche il Ragioniere generale della Regione Biagio Bossone e i dirigenti del dipartimento. Chiarite la gran parte delle questioni l'intesa sara' raggiunta entro i prossimi giorni, consentendo cosi' di rispondere a molte aspettative di imprese, enti locali e lavoratori.
''La Regione - ha detto Armao - ha offerto i chiarimenti richiesti, che saranno ulteriormente precisati entro venerdi' prossimo, mentre la Ragioneria dello Stato ha apprezzato le proposte della Regione ancora sospese nei settori degli investimenti del Par Fas, rinnovo contratti TPL ed emergenza acque e rifiuti''. L'assessore Armao ha aggiunto che rimangono ancora da definire due questioni.
''La prima, relativa alla compartecipazione alla spesa europea, per la quale abbiamo ribadito l'urgente necessita' di una totale esenzione dal Patto degli investimenti regionali (a partire dal settore scolastico) al fine di accelerare l'utilizzo delle risorse comunitarie. A questo proposito ci e' stato preannunciato un confronto, domani, tra lo stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero della Coesione territoriale''. ''L'altro tema ancora aperto - ha aggiunto - concerne l'esclusione dai vincoli del Patto delle spese relative agli interventi di protezione civile autorizzati con ordinanza (Giampilieri, Saponara, Bellolampo, Gesip),per le quali altre Regioni hanno gia' ottenuto l'esenzione (come nel caso del terremoto dell'Emilia-Romagna)''. La prossima settimana e' previsto l'incontro conclusivo della trattativa.
''Ho avuto modo di ribadire che il Patto di stabilita', cosi' come determinato dal Parlamento, porta la Sicilia all'asfissia finanziaria (siamo passati dai 7 md di pagamenti ammessi nel 2010 a poco piu di 5 md). Per questo - ha concluso Armao - proporro' alla prossima giunta l'impugnativa alla Corte costituzionale dell'ulteriore abbassamento del limite di spesa stabilito dal d.l. 95/2012. Lo Stato, pertanto, deve affrontare l'emergenza finanziaria predisponendo rimedi che siano consentiti dall'ordinamento costituzionale''
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