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far partire l’area artigianale di molino vecchio, la parola al sindaco
 
FAR PARTIRE L’AREA ARTIGIANALE DI MOLINO VECCHIO, LA PAROLA AL SINDACO
far partire l’area artigianale di molino vecchio, la parola al sindaco
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FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Attualità, SINAGRA (ME)

L’area artigianale urbanizzata di Molino Vecchio, circa 15.000 mq di superficie, otto lotti pronti per costruire laboratori artigianali, è diventato un campo di erbacce, buono solo da adibire a pascolo di ovini.

Fu individuata nel 1997 dall’allora sindaco Antonino Sicilia che incaricò i tecnici per la progettazione per farne un’area artigianale col fine di dare lavoro a diverse decine di giovani e far decollare l’economia sinagrese. Durante la successiva sindacatura, quella di Enzo Ioppolo, fu finanziata con i fondi della Comunità Europea per l’importo di 4.000.000 di euro, furono appaltati i lavori e avviate le opere per urbanizzarla.

L’amministrazione Scarso, succeduta a quella di Ioppolo, a lavori ultimati, emanò il bando per le assegnazioni e la conseguente vendita dei lotti. Era il 4 aprile del 2009. Intoppi burocratici fecero slittare a tutto il 2010 la data in cui le pratiche sarebbero dovute essere regolarizzate con atto notarile.
Poi furono dati 6 mesi di tempo, scadenza dicembre del 2010, per pagare in un’unica soluzione l’intero importo dovuto, calcolato sulla base di euro 45,60 al mq. oltre IVA, prezzo determinato dall’Agenzia del territorio di Messina, e contemporaneamente per adempiere a tutte le prescrizioni del bando.

Solo due ditte riuscirono nell’impresa, le altre, per non avercela fatta, in tempo, a pagare l’importo, si videro estromesse dalla concessione.   La stessa amministrazione comunale ha subito emanato un nuovo bando con l’aggiunta delle postille che non avrebbero potuto concorrere le ditte cui era stata revocata la concessione e l’obbligo del deposito di 5.000 euro a garanzia del  comune per il buon andamento dell’operazione di compravendita dei lotti.

Due imprese delle sei estromesse si sono rivolte al TAR, ritenendo illegittimo sia il provvedimento di revoca, sia il divieto di concorrere all’assegnazione dei lotti rimasti liberi. Intanto, per effetto del nuovo bando, pervenivano al comune 4 buste, una delle quali ritirata per le lungaggini a  cui andava incontro, che l’amministrazione non ha ancora aperto perché ha atteso la sentenza del tribunale amministrativo di Catania.
Dell’area urbanizzata di Molino vecchio allo stato attuale risultano due lotti assegnati e 6 da assegnare con 5 richieste, comprese quelle dei due ricorrenti.

Il contenzioso a questo punto potrebbe essere facilmente risolto con il ritiro del ricorso e la contemporanea assegnazione da parte del comune dei 6 lotti liberi ai 5 richiedenti e riaprire il bando per l’assegnazione del sesto.

La palla ora passa al sindaco neo eletto, avvocato Enza Maccora. I cittadini, con speranza, guardano a lei che, con determinazione, ha assicurato di avere le idee chiare sul da farsi per riavviare il percorso che porti all’assegnazione delle aree e a dare lavoro ai giovani che giorno dopo giorno sono costretti a emigrare.
Domenico Orifici

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