“Il nuovo nomenclatore tariffario, che il ministro della Salute, Roberto Speranza, si appresta a varare, se adottato, porterà alla distruzione l’intero comparto della patologia clinica”.
Lo dichiara, in una nota, il dott. Pietro Miraglia, vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, nelle vesti di segretario regionale, per la Sicilia, di Federbiologi, il Sindacato Nazionale Biologi Liberi Professionisti, che, insieme ad Anisap, nei giorni scorsi, ha diffidato il Ministero della Salute dal procedere alla pubblicazione del nuovo nomenclatore “senza la previa partecipazione, ai lavori, delle associazioni e degli Ordini di categoria”. Il dispositivo, infatti, secondo Miraglia “paventa tagli nell’ordine del 30% medio ed, in prospettiva, ancora più grandi, rispetto alle attuali remunerazioni per le prestazioni di diagnostica di laboratorio.
Il che pone il paradosso che le spese sostenute per l’acquisto dei reagenti siano superiori ai rimborsi riconosciuti! Insomma: una vera e propria condanna alla chiusura per la quasi totalità delle strutture private convenzionate“.
Per il vicepresidente dell’ONB “l’augurio è che questo tariffario, che non esito a definire ‘capestro’, tra l’altro elaborato senza alcun tavolo di confronto con associazioni di categoria ed Ordini professionali, sia presto corretto o, meglio ancora, cassato. Ne va, infatti, del posto di lavoro di migliaia di professionisti sanitari”.
Da qui l’appello lanciato da Miraglia “a tutti i presidenti di Regione affinché mettano il loro veto all’adozione di un dispositivo che, se pubblicato, manderà sul lastrico buona parte delle strutture di laboratorio di analisi, soprattutto nel Sud Italia“. “Da parte nostra – conclude Miraglia – come Federbiologi ed Anisap, siamo pronti a presentare una denuncia alla procura della repubblica di Roma contro il Ministero per l’imposizione di tariffe che non sono in grado di coprire neanche le spese”.