- “Di recente mi sono imbattuto nella lettura di una storia incredibile, quella di un Gesuita, tale Alighiero Tondi, classe 1908, ordinato sacerdote nel 1936, che ha lasciato la Compagnia di Gesù per passare all’ideologia comunista; incredibile, ma vero!
Rimanendo in ambito religioso ne ho dedotto che si può tradire non solo per i 30 denari. Ma mi chiedo come possa avvenire una cosa del genere!
A parte la debolezza umana o l’interesse materiale, come si può abbandonare un credo per abbracciarne un altro! Perché qui di credo si tratta ossia di idealismo che è quell’irrefrenabile desiderio di credere in un futuro migliore. Evidentemente il Gesuita Tondi al futuro eterno ha preferito quello terreno, l’illusorio paradiso marxista, infatti nel 1948 condivise le idee del Partito Comunista Italiano pur continuando ad essere sacerdote.
Quattro anni dopo però, per coerenza con la nuova fede, lasciò l’Università Gregoriana di Roma dove insegnava teologia e nello stesso tempo lasciò il sacerdozio. Ma fu sorpreso mentre rubava dall’archivio apostolico vaticano documenti riservati. Dopo l’arresto affermò che la propria ordinazione sacerdotale era avvenuta su esplicita richiesta di una apposita sezione del Partito Comunista Italiano essendo egli stato istruito e addestrato allo spionaggio a Mosca presso l’Università “Lenin”. Per ben cinque anni, dal 1957 al 1962, ebbe la cattedra di ateismo all’Università “Humboldt” di Berlino Est, capitale della DDR (Repubblica Democratica Tedesca).
Dunque, Alighiero Tondi una spia dell’URSS, infatti sottraeva in Vaticano informazioni sui sacerdoti che in maniera clandestina erano inviati per l’evangelizzazione nei paesi comunisti dell’ Est nei quali però venivano arrestati e in seguito fucilati in Unione Sovietica paradiso marxista dove, nei campi di lavoro allestiti in Siberia che altro non erano che campi di prigionia, chi ardiva criticare il regime, e la religione era contraria all’ateismo di Stato, perdeva automaticamente ogni diritto civile e tout court la dignità umana per cui meritava la morte. Il grande progetto dell’industrializzazione dell’URSS è stato realizzato grazie al lavoro forzato dei numerosissimi prigionieri dei campi di lavoro, la cui amministrazione speciale – ossia la direzione statale dei lager, il cosiddetto GULAG – fu istituita nel 1930.
In Occidente, tutti allora, come oggi, sapevano; e tutti oggi, come allora, preferiscono non proferir parola. Il Papa Pio XII si trovò di fronte questo dramma inspiegabile. Fu l’Arcivescovo di Riga che lo mise al corrente dell’esistenza di una spia all’interno del Vaticano. Il Papa prese gli opportuni accorgimenti per appurare la verità la quale non tardò a rivelarsi tale, infatti Tondi fu sorpreso con le mani nel sacco ossia a fotocopiare documentazione segreta affermando di essere un agente del KGB addestrato a Mosca. I documenti venivano inviati nella Capitale Sovietica tramite Togliatti che era Segretario generale del PCI, amico d’infanzia di Giovanni Battista Montini Prosegretario di Stato del Vaticano, di cui Tondi era Segretario personale. Da qui il trasferimento del vescovo Montini a Milano.
L’ex Gesuita ebbe una condanna a due anni di carcere ma in seguito fu riabilitato e addirittura riammesso fra le gerarchie ecclesiastiche.
Mi viene in mente il noto epigramma:
“Son gli Dei spettatori, il mondo è scena,
e noi siam gl’istrioni ond’ella è piena”.
Dr. Angelo Petrungaro