“Presto sarà possibile presentare al Comune le richieste per finanziare gli aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà” – A parlare è il primo cittadino del Comune nebroideo Antonino Musca che si è immediatamente attivato e, ad un giorno dell’uscita del decreto, ha già inviato ai rivenditori locali di generi alimentari una nota per accertarsi della loro disponibilità a fornire i prodotti di prima necessità ai cittadini in difficoltà stante il fatto che gli esercizi commerciali, in un momento così delicato, sono chiamati, anche se per poco, ad anticipare la spesa.
L’ordinanza n. 58 di ieri del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, cui il decreto Conte aveva delegato l’operatività degli aiuti, ha assegnato ai Sinagresi 23.200 euro che dovranno essere ripartiti tenendo, conto anche delle condizioni economiche. “L’80% dei fondi – continua Musca- viene ripartito sul numero degli abitanti, il rimanente 20% è legato all’indice di povertà, che comunque, adesso, con l ‘economia stagnante, sarà del tutto cambiato”-
Chiunque quindi potrà presentare la domanda?
“Non credo, la distribuzione dei fondi – chiarisce il sindaco- è stata si fatta sul numero di abitanti ma, considerando che a essere in oggettiva difficoltà non sarà tutta la popolazione, sicuramente arriveranno strumenti perché gli aiuti vadano solo a chi ne ha diritto.” Nei giorni in cui il coronavirus mostra gli effetti collaterali, che il Governo cerca di mitigare finanziando gli aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà, sarebbe come minimo amorale approfittare della burocrazia a chilometri zero per togliere anche solo un biscotto a chi ne ha veramente diritto anche se ha essere in sofferenza, per forza di cose, potrebbe essere famiglie insospettabili.
Sindaco l’Ente e i sinagresi come hanno reagito al “nuovo corso”?
“I miei concittadini si stanno comportando benissimo, il mio monitoraggio del territorio, in costante interlocuzione con i carabinieri e con il Prete, è continuo. Devo dire però che nessuno ha mai creato problemi” – Un risultato – diciamo noi- ottenuto grazie al senso civico della popolazione e naturalmente al profilo basso, ora quanto mai necessario a mantenere la calma, che da sempre contraddistingue l’operato del primo cittadino senza peraltro penalizzare la legalità.
E poi, l’ironia è d’obbligo, il sindaco più che caricare il Bilancio con l’acquisto di droni, che giocoforza richiederebbero oltre a un linguaggio “adeguato”, una certa trafila burocratica, punta a impinguare gli aiuti alla comunità.
Per dirla con il Ministro per il Sud Provenzano “il bilancio pubblico” deve prendersi cura di tutto il “tessuto sociale” e “lo deve fare adesso” con “misure universali e immediate di sostegno”.
Enzo Caputo