Si è svolta a Messina, nella sede della sezione dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare (ANSMI), l’elezione del Presidente e del Consiglio Direttivo.
Sono risultati eletti:
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Ten. Col. me. Gr.Uff. PETRUNGARO dott. Angelo: Presidente;
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Ten. me . GALLINA dott. Francesco: Vice Presidente;
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1° Cap. me. PUGLIA dott. Ettore, Consigliere;
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S.T.V. me. CAMPISI dott. Antonino, Consigliere;
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Prof. STURNIOLO dott. Giuseppe, Consigliere;
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S.Ten. com. Cav. NASTASI dott. Giuseppe, Consigliere Tesoriere;
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S.Ten. com. RUGGERI dott. Salvatore, Segretario;
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Serg. BRIGUGLIO sig. Giuseppe, Alfiere.
Nella stessa giornata, data l’imminenza delle festività pasquali, si è tenuto un incontro conviviale con la partecipazione di numerosi Soci e Dame.
Il dott. PETRUNGARO, nell’occasione, ha ricordato i fasti della Sanità Militare risalendo alla nascita della Università Castrenze tra i campi di battaglia della prima Guerra Mondiale con un pensiero ai militari siciliani studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di quella Università, osteggiata all’inizio in ambito accademico, ma altamente valida per la formazione scientifico-pratica dei futuri medici. Fra i quali si ricordano il S.Ten. medico Giuseppe CATALANO, classe 1893, che, durante la ritirata di Caporetto, ebbe la responsabilità dell’Ospedale da Campo e il S.Ten. medico Egidio PAFUMI cui fu affidata la Direzione di una postazione sanitaria.
La Sanità Militare si è sempre distinta per la missione profondamente umana caratterizzata dall’abnegazione e dallo zelo nell’assistenza agli infermi.
Bene disse il Gen.C.A. Ubaldo SODDU al Direttore generale di Sanità militare il 4 Giugno 1940 XVIII E.F. quando scrisse: “Non vi fu cimento che non vide scendere a schiere, sul campo dell’onore e del sacrificio, i medici militari e i generosi soldati di sanità”.
Essa ha operato per gli Ascari dell’Abissinia, della Libia, dell’Africa Orientale Italiana, per le Operazioni militari in Spagna, per la 2^ Guerra Mondiale sul fronte dei Balcani e sul fronte russo.
Anche dopo l’8 Settembre 1943 e la costituzione della Repubblica Sociale Italiana, molti furono i medici militari che continuarono la loro opera fedeli al motto: ”Fratribus ut vitam servares”.
Dr. Angelo PETRUNGARO