SIAMO SERENI!…
Abbiamo letto e riletto il comunicato di risposta alla nostra lettera aperta, con la quale semplicemente invitavamo l’Amministrazione a rendersi parte attiva nella risoluzione di un problema che c’è e che, di certo, non abbiamo sollevato noi ma un nutrito gruppo di soci/ex soci della PROLOCO.
Ad oggi abbiamo ricevuto questa risposta della PROLOCO, una replica, permetteteci di dirlo, piena di arroganza da parte di qualcuno che, guardando il numero dei soci e dei soci dimessisi, oggi probabilmente rappresenta solo se stesso.
Leggendo alcuni passaggi della risposta ci viene in mente un famoso detto “Il bue che dice cornuto all’asino”, infatti, si parla di “tavola apparecchiata” ma per aiutare ad “apparecchiare” bisognerebbe essere invitati, si parla di “antichi vizi…” quando tutto l’iter di (ri)nascita della PROLOCO è stato avvolto nel più totale segreto (di Pulcinella): francamene abbiamo l’impressione che chi scrive abbia una percezione della realtà quantomeno distorta!
La PROLOCO nasce nel marzo 2015 in una stanza chiusa, nessun cittadino tranne i pochi “parenti da zita” e si presenta alla comunità nell’agosto dello stesso anno; in questo anno e mezzo si è occupata: 1) di far da passacarte per MAREVIGLIOSA; 2) di indire un concorso fotografico; 3) di organizzare un mercatino natalizio; 4) di organizzare una gita a Zafferana per la sagra dei funghi (su quest’ultima stendiamo un velo pietoso, ci piacerebbe leggere quale articolo dello statuto prevede di incentivare il turismo degli altri paesi!!!).
Se questa è la tavola apparecchiata a cui si fa riferimento ci sembra veramente misera, chissà forse la parte “ricca” sarà il conto per sedervisi!
Oggi, a distanza di poco più di un anno, una percentuale rilevante di quei pochi soci si lamenta di una gestione a dir poco confusa, non trasparente, di divisioni in fazioni, con un “gruppo” determinato a prendere il controllo e mantenerlo ad ogni costo, con un presidente che invece di ascoltare le legittime lamentele dei soci e le legittime aspettative di un paese che vuole semplicemente essere coinvolto in qualcosa in cui crede, si cela dietro espressioni poco consone al caso come “state sereni”, ed ancora di più dietro un tutti possono partecipare “alle condizioni che lo statuto e le regole impongono“, ci chiediamo: quale statuto? quali regole? ( visto che non sappiamo nemmeno dove possiamo leggerle) e soprattutto ci domandiamo: quale articolo dello statuto impone di non aprire le iscrizioni a tutti quelli che lo richiedono?
Se a pensar male si fa peccato, spesso ci si azzecca!…Cominciamo a pensare che forse con una votazione davvero aperta, e democratica probabilmente il “baldanzoso” presidente rischierebbe di non sedere più sulla sua “poltroncina“.
La sfida è lanciata caro presidente, apra al paese, faccia nuove elezioni o si dimetta e consenta a tutti gli altri di poter fare libere iscrizioni e libere elezioni.
Cordiali e sereni saluti.
Cambia-Menti e 360° per Brolo
Avevamo scritto