Dopo la richiesta di dimissioni presentata nei giorni scorsi, da parte dei consiglieri di Minoranza “Per Brolo”nei confronti del sindaco Irene Ricciardello, in seguito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Giuseppe Ricciardello, (padre del sindaco) amministratore dell’omonima impresa edile (agli arresti domiciliari da venerdì scorso nell’ambito dell’operazione “Dama Nera 2” sugli appalti dell’Anas e le presunte tangenti pagate per ottenere lavori), il primo cittadino di Brolo, risponde e declina “l’invito” dei consiglieri di minoranza, confermando la sua più ampia disponibilità al confronto politico, ma respingendo fermamente il tentativo di tirarla dentro a situazioni che nulla hanno a che vedere con la politica né con la gestione dell’ente.
Il Comunicato stampa del sindaco Ricciardello
“Prendo atto del contenuto del documento diffuso dal gruppo di minoranza consiliare, con cui mi viene rivolto l’invito alle dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Brolo.
Ai miei avversari politici ed a tutta la cittadinanza brolese, ricordo che il mio impegno per il rispetto della legalità, ad ogni livello, non è mai stato e neanche oggi è in discussione.
Ma ciò non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria che vede coinvolto mio padre, attesa la assoluta separatezza tra il mio impegno istituzionale e politico e la gestione della impresa di famiglia.
Non posso, quindi, che declinare l’invito alle dimissioni, confermando la mia più ampia disponibilità al confronto politico, ma respingendo fermamente il tentativo di tirarmi dentro a situazioni che nulla hanno a che vedere con la politica né con la gestione dell’ente che mi onoro di guidare.
Se la minoranza vuole dialogare su temi politici di intesse della collettività, ci sono e ci sarò sempre.
Per il resto, ogni questione sarà trattata e risolta nella giusta sede istituzionale.”
Irene Ricciardello,
Sindaco del Comune di Brolo