Sabato 5 Ottobre 2024 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
giornata del ricordo - vittime delle foibe
GIORNATA DEL RICORDO - VITTIME DELLE FOIBE
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Eventi, MESSINA
Su iniziativa della Sezione di Messina dell’Ass. Naz. Sanità Militare Italiana e dell’Arma di Cavalleria, nella chiesa Santa Maria del Carmine è stata celebrata, dal reverendo Gianfranco Centorrino, una S. Messa in suffragio delle vittime delle Foibe, nella ricorrenza della Giornata del Ricordo.
Presenti Autorità Civili e Militari, tra cui Il Dr. Giancarlo Ingrao già Prefetto, il Prog. Giuseppe Romeo, e una rappresentanza del Corpo Militare e del Corpo delle II.VV. CRI.
Sentimenti di partecipazione hanno manifestato il Gen. C. A. Giuseppe Gemma, S. E. il Dott. Francesco Marzachì Procuratore Generale di Cassazione Onorario, e la Dott.ssa Marina Moleti Malatino, presidente della Sezione Civile della Corte di Appello di Reggio Calabria, il Gen. Giuseppe Briguglio, il Prof. Salvatore Nascè, Presidente A. N. C. R. S. I. di Messina, S.lla Monica Dialuce, Ispettrice Nazionale del Corpo II.VV.
Il Gr. Uff. Dr. Angelo Petrungaro, Presidente della Sezione Di Messina dell’ A.N.S.M.I., nel proprio intervento di saluto e ringraziamento ha ricordato l’oblio dei fatti accaduti dopo l’8 Settembre 1943 nella Venezia Giulia e in Dalmazia, oblio che ha riguardato non solo le vittime delle Foibe, ma anche l’esodo di 350.000 Italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia a causa delle inenarrabili atrocità compiute dai comunisti di Tito su quelle terre.
Quando le bande armate slave scesero nella Venezia Giulia fu ammainato il Tricolore.
L’invasione dell’Istria portò il terrore, le torture, gli infoibamenti.
Nelle voragini naturali del Carso, che i geologi chiamano foibe, vennero precipitati migliaia di Italiani: uomini, donne, bambini, giovani, vecchi, militari, civili, colpevoli di essere italiani perciò latini.
Poiché deorum manium iura sancta sunto, abbiamo il dovere di ricordare anche coloro che morirono perché amarono tanto la Patria. Fra essi: il Tenente Gino Lorenzi, la giovane Norma Cossetto, il Colonnello di Cavalleria pluridecorato al V.M. Nicolò Luxardo e la moglie Bianca, S.lla Maria Pasquinelli, che con coraggio protestò contro l’oltraggio perpetrato ai danni dell’ Italia il 10 febbraio 1947.