Oltre 29 milioni di euro arriveranno presto agli agricoltori dell’Isola. Si tratta della somma spettante alle imprese agricole come anticipo Pac, Politica Agricola Comune, ovvero l’insieme delle regole che l’Unione Europea ha determinato per confermare la centralità dell’agricoltura.
In attesa del saldo definito per il momento più di 5mila operatori agricoli siciliani potranno intraprendere investimenti grazie a questa liquidità che rappresenta una boccata di ossigeno. A questi trasferimenti vanno aggiunti i 50 milioni di euro sbloccati dai 7 stanziati dalla Regione per il programma di Sviluppo Rurale, così come annunciato dall’assessore dell’agricoltura, Antonello Cracolici.
Il programma di sviluppo rurale è lo strumento strategico per la competitività del settore primario, tra l’altro gettonatissimo dai giovani che possono essere incoraggiati all’attività di allevatore, agrumicoltore, pescatore, operatore didattico, agrituristico, recuperando antichi mestieri e mantenendo con le loro capacità innovative il territorio siciliano nella sua integrità e garantendo la sicurezza alimentare per l’intera collettività.
“Si può iniziare così a riavviare la macchina – commentano il presidente e il direttore di Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo – ferma da troppo tempo a causa, tra l’altro, delle innumerevoli calamità e della crisi causata dalle importazioni. Attivare gli investimenti significa contribuire attivamente all’economia regionale ma occorre avviare subito i nuovi bandi previsti dal Psr”.