“Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”.” Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?”
Queste dure parole furono pronunciate da Marco Tullio Cicerone, di fronte al Senato romano riunito nel tempio di Giove Statore per denunciare Catilina, che aveva organizzato la fallita congiura per uccidere Cesare. Questo è il sentimento della stragrande maggioranza dei cittadini di Brolo riguardo la presente amministrazione. Siamo stanchi degli attacchi che l’amministrazione fa contro chi legittimamente manifesta preoccupazione per il futuro del nostro paese.
Non sempre la miglior difesa è l’attacco.
Noi vogliamo prima presentare i fatti, fare dei commenti e poi proporre soluzioni, non siamo assolutamente interessati a sterili polemiche.
Fatti
-I campanelli d’allarme opportunamente fatti risuonare sul futuro dell’Istituto Alberghiero di Brolo sono legittimi e fondati.
-L’attuale plesso di Brolo ha volumi e spazi a sufficienza per affrontare serenamente l’auspicabile e prevista crescita di iscrizioni.
-Il prossimo anno alcune classi dell’Istituto saranno, nella sostanza, trasferite a Capo D’Orlando;
questa circostanza e’ preoccupante e da non sottovalutare.
-Per stessa ammissione ufficiale l’incontro “programmatico” tra il Sindaco e la Dirigente è avvenuto
solo a seguito delle opportune pubbliche prese di posizione sulla questione.
Commenti
-Il comunicato del Sindaco e’, a nostro modesto avviso, ancora una volta un tantino infelice nella forma (eppure l’uso improprio del termine “sciacallaggio” giusto a questo Sindaco dovrebbe pur ricordare qualcosa…) mentre resta alquanto fumoso nella sostanza.
-Il sistematico riscorso allo scaricabarile sul “passato” (peraltro ben rappresentato anche nell’amministrazione presente) dopo quasi due anni è un ritornello stantio che non risolve l’inerzia Il completamento della scuola certamente necessita di risorse pubbliche. La stessa deputazione locale incensata in ogni occasione dal sindaco di turno, si è finora dimostrata incapace di far arrivare alcun finanziamento degno di nota, mentre paesi limitrofi hanno beneficiato di ingenti.
– Realisticamente per mettere in funzione le aule che serviranno il prossimo anno basterebbero poche decine di migliaia di €uro.
Proposte
– Un primo mezzo potrebbe essere quello di chiedere a quegli imprenditori/amministratori, ben rappresentati nella maggioranza, che da tempo investono nel Calcio (e non sempre con profitto, per il calcio) di aggiungere un modesto sforzo e trovare i soldi per sponsorizzare anche i lavori
– Un’altra potrebbe essere quella di darsi da fare, una buona volta e concretamente, per portare a buon fine il recupero coattivo di certe grosse partite in sospeso relative ad oneri concessori che a prescindere dall’attesa pronuncia del giudice adito, certamente sono e restano poca cosa rispetto ai cospicui vantaggi economici che hanno procurato agli investitori.
Noi cittadini gradiremmo sapere cosa è stato deciso di fare per ampliare la ricettività dell’istituto.
Ettore Salpietro