Fumata bianca alla Prefettura di Messina tra la Regione siciliana e Ustica Lines. Sospesa, infatti, la decisione di fermare, da domani, i collegamenti marittimi integrativi con le Eolie e le Egadi. L’assessore ai trasporti Giovanni Pizzo e il dirigente Fabio Bellomo si sono infatti impegnati a valutare la richiesta fatta dalla società relativamente al saldo delle spettanze del 2014 e quindi alle stipule dei contratti, a eccezione delle somme oggetto di contenzioso che ammonterebbero a una decina di milioni di euro.
«L’Assessorato Regionale ai Trasporti – ha puntualizzato in serata la compagnia del presidente Vittorio Morace – oltre ad assicurare di avere provveduto all’erogazione del 50% del credito dovuto, ha assunto l’impegno di rivedere la propria posizione e le iniziative intraprese, procedendo alla stipula dei contratti ed al pagamento dell’ulteriore 50 % dei corrispettivi, rinviando la definizione di quanto affermato a un incontro che dovrà tenersi a Palermo entro il 17 aprile prossimo».
Ma c’è di più: l’azienda è stata, infatti, convocata a un incontro presso la IV Commissione Trasporti dell’Assemblea Regionale Siciliana per il 15 aprile. Da qui la decisione di rinviare la questione e di assicurare i collegamenti marittimi con le isole minori, in attesa dell’esito dell’incontro con la Regione.
Ciò oltre che «il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto l’operato dell’azienda ed il rapporto con l’utenza e le comunità isolane» anche per la «dimostrata volontà da parte della stessa Regione Siciliana di intraprendere un percorso fattivo e soprattutto celere onde scongiurare sia la sospensione dei collegamenti sia le evidenti difficoltà dell’Ustica Lines, causate dal mancato pagamento per oltre un anno di quanto dovuto e dall’assoluta incertezza sulla prosecuzione dell’attività oggetto dei bandi di gara aggiudicati in via definitiva».
All’incontro di ieri mattina, di fronte al viceprefetto Caterina Minutoli, presente anche il sindaco Marco Giorgianni che con gli altri sindaci di Salina e Favignana aveva richiesto l’intervento di mediazione della Prefettura. Confermata comunque a Lipari per le 17 una manifestazione di protesta popolare al porto.
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