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Salvatore Calà
genovese, la giunta della camera dice si all’arresto
GENOVESE, LA GIUNTA DELLA CAMERA DICE SI ALL’ARRESTO
POSTATA DA: Scaffidi Catrinella Lorenzo
Politica, ROMA
La giunta delle autorizzazioni della Camera ha autorizzato la richiesta di arresto per il deputato Pd Francantonio Genovese, a cui il tribunale di Messina contesta i reati di associazione per delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Una maggioranza formata dallo stesso Pd, daM5Se daSel con 12 voti ha bocciato la relazione di Antonio Leone (Ncd) che diceva no alla misura cautelare sostenendo l’esistenza di fumus persecutionis.
Cinque i voti contro l’arresto. Genovese, ex sindaco di Messina e campione delle preferenze (con 19.590 voti fu il più votato d’Italia alle primarie parlamentari del Partito democratico), è il primo parlamentare di questa legislatura per il quale è stato chiesto l’arresto. La procura messinese indaga su di lui dal giugno 2013 per truffa e peculato nell’ambito un’inchiesta sui finanziamenti alla formazione professionale, inchiesta che ha portato all’arresto tra gli altri della moglie Chiara Schirò.
Dopo la bocciatura di Leone il presidente della Giunta,Ignazio La Russa (che non ha votato) ha nominato un nuovo relatore per sostenere in Aula la posizione della giunta a favore dell’autorizzazione all’arresto: è il deputato del Pd Franco Vazio. “È una cosa molto delicata che attiene alla libertà personale”, ha commentato Vazio.
“Avevamo un materiale immenso da esaminare con oltre 360 pagine di ordinanza. È stato un lavoro complicato, ma come Pd abbiamo tracciato una linea abbastanza netta”. “Con coscienza – ha aggiunto – riteniamo che il materiale esaminato da più giudici ci consente di affermare che il “fumus persecutionis” non sussiste. Ci dispiace a livello personale, ma in questi casi dobbiamo spogliarsi di ruolo politici e personali. Ora mi accingerò a preparare la relazione per l’aula”.