Giovedì 7 Novembre 2024 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
bruno lena: 'a proposito dell’ultimo comunicato stampa del comune'
BRUNO LENA: 'A PROPOSITO DELL’ULTIMO COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE'
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Politica, GIOIOSA MAREA (ME)
Quando già tutti immaginavamo di potere di nuovo andare a raccogliere mandarini sotto il campo sportivo, a rovinarci la festa arriva l’invito del capogruppo di maggioranza rivolto al sindaco, affinché si attivi, perché si trovi una soluzione che venga incontro alle esigenze delle parti ….
Si fa ironia ma la vicenda è seria e paradossale.
Negli anni 1979/1980 il comune occupa delle proprietà private senza dare corso alle pratiche di acquisizione delle aree realizzando due strade, via Piemonte e via Liguria.
Nel 2002 i proprietari ricorrono al TAR di Catania chiedendo la condanna del Comune al risarcimento del danno per l’occupazione e la trasformazione delle aree;il 3 agosto 2012, il Tar condannò il Comune al risarcimento del danno e alla restituzione, previa riduzione in pristino, della superficie di 2120 metri quadrati, che sarebbe stata illegittimamente occupata; in alternativa, fermo restando il risarcimento del danno, il Comune avrebbe potuto procedere all’acquisizione delle aree.
Quindi è il 3 agosto 2012 e l’Amministrazione Comunale di Gioiosa Marea guidata dal Sindaco Spinella deve decidere cosa fare, pagare il danno e ripristinare i luoghi o pagare il danno e giungere ad un accordo per l’acquisizione delle aree.
L’Amministrazione Comunale di Gioiosa Marea guidata dal Sindaco Spinella decide di chiedere la sospensiva al CGA e provare ad usucapire le aree oggetto della sentenza.
Ma se c’è stata già una sentenza del TAR su quelle medesime aree, si può fare l’usucapione? Il Cga ha respinto la richiesta di sospensiva ed il Tar, di seguito, il 7 novembre 2013, nominando anche un commissario ad acta, ordinò al Comune di dare esecuzione alla sentenza del 3 agosto 2012. (??!!)
A questo punto si torna al 3 agosto 2012 con l’aggravante che vista l’inadempienza c’è anche il commissario ad acta.
E allora che si fa? Pagare il danno e ripristinare i luoghi o pagare il danno e giungere ad un accordo per l’acquisizione delle aree? Il 30 dicembre 2013, la giunta comunale di Gioiosa Marea, nelle more della definizione del giudizio di usucapione da parte del Tribunale di Patti, deliberò di dare esecuzione alla sentenza del Tar, già passata in giudicato, restituendo al La Galia la superficie di 2120 metri quadrati, rinviando ad una successiva delibera, la riduzione in pristino dell’area e la liquidazione del relativo risarcimento.
Quindi le aree tornano ai proprietari, via Liguria e via Piemonte; il legittimo risarcimento e la riduzione in pristino delle aree in un altro momento.
La riduzione in pristino vuol dire che bisogna riportare le aree allo stato in cui si trovavano negli anni 1979/1980 e cioè, vado a memoria, agrumeto; dismettendo i marciapiedi, la pavimentazione stradale, i marciapiedi, l’acquedotto, la fognatura, le linee elettriche e telefoniche, la raccolta acque ecc., … somme per la riduzione in pristino, stimati in circa 250.000,00 euro.
Alcuni giorni fa, 4 marzo 2014, viene convocato il Consiglio Comunale con un punto all’ordine del giorno che riguarda la vicenda.
La maggioranza spiega all’opposizione che non si delibererà nulla ma che è opportuno sapere cosa ne pensa il Consiglio Comunale (????); i consiglieri di opposizione non si spiegano perché prima la Giunta delibera e poi chiede al Consiglio Comunale, sa di scaricabarile; il Sindaco Spinella dichiara che non è stata mai ufficializzata ai proprietari delle aree occupate una proposta di transazione.
Infine la dichiarazione del capogruppo di maggioranza Lembo di cui all’inizio.
Ora ci si chiede:
Perché il Consiglio Comunale è coinvolto solo a marzo 2014 pochi giorni prima dell’esecuzione della sentenza?
il risarcimento del danno ammonterebbe a circa 200.000,00 euro a cui bisognerebbe aggiungere le somme per la riduzione in pristino, stimati in circa 250.000,00 euro, … siamo sicuri? E i costi sostenuti per realizzare le opere da demolire e quelle occorrenti per le nuove opere di urbanizzazione?
Le concessioni edilizie rilasciate nelle vie Piemonte e Liguria, alla luce di tutto ciò, sono ancora legittime? E i fabbricato oggi allacciati agli impianti pubblici cosa faranno?
E alla viabilità che passa a monte del campo sportivo e conduce alle contrade sullo Zappardino che cosa succederà
Ora che le aree (via Liguria e via Piemonte) sono state restituite ai proprietari si può transitare su quelle vie? Con quali rischi e conseguenze?
E i disagi ai cittadini, passano in secondo piano, rispetto a cosa?
Ma il capogruppo di maggioranza Lembo è coinvolto nelle scelte dell’Amministrazione o è buono solo a togliere le castagne dal fuoco? Forse è il momento di fare qualche riflessione!
Restiamo in attesa di nuovi ragionevoli, auspicabili e condivisi sviluppi.
N.B. Le parti in corsivo sono tratte da un comunicato a firma Ufficio stampa Comune di Gioiosa Marea pubblicato solo su alcuni siti internet del nostro comune, non su tutti. Già questo sarebbe grave, passare i comunicati solo ad alcuni media discriminando le fonti di diffusione di notizie; ma ancora più grave è che ad oggi questo comunicato non compaia sul sito istituzionale del Comune stesso.
BRUNO LENAQuando già tutti immaginavamo di potere di nuovo andare a raccogliere mandarini sotto il campo sportivo, a rovinarci la festa arriva l’invito del capogruppo di maggioranza rivolto al sindaco, affinché si attivi, perché si trovi una soluzione che venga incontro alle esigenze delle parti ….
Si fa ironia ma la vicenda è seria e paradossale.
Negli anni 1979/1980 il comune occupa delle proprietà private senza dare corso alle pratiche di acquisizione delle aree realizzando due strade, via Piemonte e via Liguria.
Nel 2002 i proprietari ricorrono al TAR di Catania chiedendo la condanna del Comune al risarcimento del danno per l’occupazione e la trasformazione delle aree;il 3 agosto 2012, il Tar condannò il Comune al risarcimento del danno e alla restituzione, previa riduzione in pristino, della superficie di 2120 metri quadrati, che sarebbe stata illegittimamente occupata; in alternativa, fermo restando il risarcimento del danno, il Comune avrebbe potuto procedere all’acquisizione delle aree.
Quindi è il 3 agosto 2012 e l’Amministrazione Comunale di Gioiosa Marea guidata dal Sindaco Spinella deve decidere cosa fare, pagare il danno e ripristinare i luoghi o pagare il danno e giungere ad un accordo per l’acquisizione delle aree.
L’Amministrazione Comunale di Gioiosa Marea guidata dal Sindaco Spinella decide di chiedere la sospensiva al CGA e provare ad usucapire le aree oggetto della sentenza.
Ma se c’è stata già una sentenza del TAR su quelle medesime aree, si può fare l’usucapione? Il Cga ha respinto la richiesta di sospensiva ed il Tar, di seguito, il 7 novembre 2013, nominando anche un commissario ad acta, ordinò al Comune di dare esecuzione alla sentenza del 3 agosto 2012. (??!!)
A questo punto si torna al 3 agosto 2012 con l’aggravante che vista l’inadempienza c’è anche il commissario ad acta.
E allora che si fa? Pagare il danno e ripristinare i luoghi o pagare il danno e giungere ad un accordo per l’acquisizione delle aree? Il 30 dicembre 2013, la giunta comunale di Gioiosa Marea, nelle more della definizione del giudizio di usucapione da parte del Tribunale di Patti, deliberò di dare esecuzione alla sentenza del Tar, già passata in giudicato, restituendo al La Galia la superficie di 2120 metri quadrati, rinviando ad una successiva delibera, la riduzione in pristino dell’area e la liquidazione del relativo risarcimento.
Quindi le aree tornano ai proprietari, via Liguria e via Piemonte; il legittimo risarcimento e la riduzione in pristino delle aree in un altro momento.
La riduzione in pristino vuol dire che bisogna riportare le aree allo stato in cui si trovavano negli anni 1979/1980 e cioè, vado a memoria, agrumeto; dismettendo i marciapiedi, la pavimentazione stradale, i marciapiedi, l’acquedotto, la fognatura, le linee elettriche e telefoniche, la raccolta acque ecc., … somme per la riduzione in pristino, stimati in circa 250.000,00 euro.
Alcuni giorni fa, 4 marzo 2014, viene convocato il Consiglio Comunale con un punto all’ordine del giorno che riguarda la vicenda.
La maggioranza spiega all’opposizione che non si delibererà nulla ma che è opportuno sapere cosa ne pensa il Consiglio Comunale (????); i consiglieri di opposizione non si spiegano perché prima la Giunta delibera e poi chiede al Consiglio Comunale, sa di scaricabarile; il Sindaco Spinella dichiara che non è stata mai ufficializzata ai proprietari delle aree occupate una proposta di transazione.
Infine la dichiarazione del capogruppo di maggioranza Lembo di cui all’inizio.
Ora ci si chiede:
Perché il Consiglio Comunale è coinvolto solo a marzo 2014 pochi giorni prima dell’esecuzione della sentenza?
il risarcimento del danno ammonterebbe a circa 200.000,00 euro a cui bisognerebbe aggiungere le somme per la riduzione in pristino, stimati in circa 250.000,00 euro, … siamo sicuri? E i costi sostenuti per realizzare le opere da demolire e quelle occorrenti per le nuove opere di urbanizzazione?
Le concessioni edilizie rilasciate nelle vie Piemonte e Liguria, alla luce di tutto ciò, sono ancora legittime? E i fabbricato oggi allacciati agli impianti pubblici cosa faranno?
E alla viabilità che passa a monte del campo sportivo e conduce alle contrade sullo Zappardino che cosa succederà
Ora che le aree (via Liguria e via Piemonte) sono state restituite ai proprietari si può transitare su quelle vie? Con quali rischi e conseguenze?
E i disagi ai cittadini, passano in secondo piano, rispetto a cosa?
Ma il capogruppo di maggioranza Lembo è coinvolto nelle scelte dell’Amministrazione o è buono solo a togliere le castagne dal fuoco? Forse è il momento di fare qualche riflessione!
Restiamo in attesa di nuovi ragionevoli, auspicabili e condivisi sviluppi.
N.B. Le parti in corsivo sono tratte da un comunicato a firma Ufficio stampa Comune di Gioiosa Marea pubblicato solo su alcuni siti internet del nostro comune, non su tutti. Già questo sarebbe grave, passare i comunicati solo ad alcuni media discriminando le fonti di diffusione di notizie; ma ancora più grave è che ad oggi questo comunicato non compaia sul sito istituzionale del Comune stesso.