Si è svolto stamane presso il Comune di Patti il tavolo tecnico convocato dal Sindaco Avv. Giuseppe Mauro Aquino, per affrontare il problema strutturale della palazzina “A” del complesso di edifici di Corso Matteotti (accanto al Tribunale), di proprietà dello IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) di Messina.
All’incontro hanno preso parte il Sindaco Aquino, l’Assessore all’Urbanistica Enzo Orifici, il responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, Geom. Carmelo Crisafulli, il responsabile dell’Ufficio comunale di Protezione Civile, Ing. Tindaro Triscari, il Capo del Genio Civile di Messina, Ing. Gaetano Sciacca, il rappresentante della Protezione Civile provinciale Arch. Carmela Livoti, e per lo IACP il Geom. Gabriele Scolaro.
Nel corso del tavolo tecnico i presenti hanno affrontato la problematica della mancanza di sicurezza dello stabile nell’eventualità di sollecitazioni allo stesso edificio indotte da un evento sismico di una certa entità, come sostenuto in una relazione inviata al Comune dallo IACP, e che ha portato il primo cittadino a emettere l’ordinanza di sgombero.
I tecnici hanno deciso di riunirsi nuovamente nei primi giorni della prossima settimana presso la sede del Genio Civile a Messina, per verificare tutti insieme la documentazione che segnala una situazione di pericolo dovuta al calcestruzzo di tutti gli elementi strutturali delle fondazioni e di tutti i piani considerati (eccettuato solo il primo livello di pilastri e travi), non idoneo a garantire la stabilità della palazzina. Venerdì prossimo, poi si riuniranno nuovamente presso il Comune di Patti per relazione sull’indagine svolta e sugli interventi da eseguire.
Il sindaco Aquino ha suggerito allo IACP di procedere innanzitutto a una verifica degli alloggi popolari presenti in città e realmente occupati, così da poter avere già da subito, in caso di locali non abitati, la disponibilità di qualche appartamento, e al contempo di pubblicare una manifestazione d’interesse per reperire nel territorio cittadino, in affitto o in vendita, intere palazzine o singoli appartamenti. L’eventuale demolizione e ricostruzione dello stabile allungherebbe di gran lunga i tempi; per il primo cittadino questa è la via più veloce per garantire serenità a queste famiglie.