Riceviamo & Pubblichiamo *
Le carte della ragioneria sembrano essere off-limits per la vice presidente del consiglio comunale Daniela Spanò e a nulla sono valse, ad oggi, le messe in mora al ragioniere del Comune inviate per conoscenza anche al Prefetto.
Le richieste di atti, necessarie per l'espletamento del mandato consiliare, restano senza risposta e questo malgrado la legge sul rilascio degli atti ai consiglieri è categorica. “Sinagra appartiene alla Repubblica Italiana- dice Spanò e penso che le leggi vadano applicate anche da queste parti per consentirmi di esercitare correttamente le funzioni di controllo politico amministrativo.
Per onorare la fiducia dei cittadini devo documentarmi, leggere, capire la vita amministrativa del Comune e le scelte politiche. Per farlo seriamente è necessario consultare i documenti e, con l'attuale crisi, è importante sapere con esattezza quali scelte economiche ha fatto e fa l'amministrazione per il paese, il trattamento che riserva ai cittadini e come concilia i loro interessi con quelli del Comune”. Proprio per questo la “presidentissima” aveva chiesto diversi atti di carattere finanziario ma la risposta del ragioniere, Giuseppe Fazio, è stata “picche”.
Come sia possibile che un funzionario possa non rispondere a un consigliere resta un mistero specie se sul sito del Comune si legge “Amministrazione trasparente Dlgs n. 33 del 14 marzo 2013”. Insomma al danno sembra aggiungersi la beffa. “Il trenta novembre- continua Daniela Spanò- scade il termine per l'approvazione del bilancio di previsione, uno slittamento che la dice lunga sulle difficoltà dei piccoli Comuni a tirare avanti e quindi un motivo in più per essere accorti.
La giunta il quattordici scorso ha approvato il “documento finanziario” da sottoporre al Consiglio e qui la sorpresa. La delibera riporta solo le “risultanze finali”, una paginetta che indica sei titoli in entrata per 25.500.000,00 euro pareggiati da quattro titoli in uscita”.
La vice presidente, che dovrà votare l'atto vuole tutto il “malloppo”, averlo però sembra, mentre scriviamo, come vincere un terno al lotto e non si capisce perchè o, forse, lo si capisce benissimo.
Intanto “Radio fante” si sbizzarrisce: c'è chi parla di un “buco” “adombrato” dalle carte, chi invece preferisce parlare di un “dispetto spicciolo” fino a chi si meraviglierebbe che, “ora pure i consiglieri vogliono vedere il bilancio” come se, è lecito chiedersi, il loro ruolo fosse quello delle belle statuine. Forse queste sono solo leggende metropolitane. E' invece realtà che la Spanò presenterà, visti vani i precedenti tentativi, una richiesta scritta urgentissima . Forse questa volta sarà aiutata dalla fortuna.
Chissà! Resta sempre un mistero(non troppo misterioso) come un responsabile possa “dribblare” un Organo Istituzionale magari con il rischio che questo comportamento “bulgaro” possa essere contagioso. Intanto ci si chiede come e perché, in certi contesti e ruoli a restare una grande “sconosciuta” sia proprio la laurea. Ma tant'è: così è se vi pare.
Enzo Caputo
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