“Tre” un numero che da sempre affascina…non a caso considerato il numero “perfetto”. Tre sono le persone della santissima Trinità , tre sono le dimensioni del mondo in cui viviamo e da stasera tre sono le edizioni del Naskers festival , manifestazione magica e fantasiosa che in simbiosi con lo scenario fatato di una Naso incantata e millenaria sa regalare emozioni indimenticabili.
Le luci soffuse e la storia che trasuda da ogni pietra che modellano strade e case , sono il viatico perfetto per introdurre il visitatore in un mondo fatto di sogni e arte.
Ad accoglierci sulla Via Amendola un portale illuminato a festa con il clown –trampoliere Virgilio che “nomen omen” si fa carico di guidarci in quel giocoso percorso che è Naskers. Nel lungo corridoio che ci guida verso Piazza Roma e d’obbligo pagar dazio al mercatino di manufatti artigianali , chincaglierie e saponi biologici. Superato questo piccolo bazar ci si tuffa nel cuore pulsante della festa , a darci il benvenuto i Circolya con la splendida Tina a far gli onori di casa il loro numero chiamata “La Combinazione” interpreta in maniera spietatamente ironica e irriverente il tempo della crisi con le banche che sperperati montagne di soldi in investimenti spregiudicati si trovano impossibilitati nell’onorare gli impegni con i risparmiatori. Alle due sventurate e defraudate “formiche” non resta che rubare la cassaforte dalla banca “cicala” dando vita ad un numero di affascinante atletismo e funamboliche evoluzioni il tutto con dissacrante ironia.
Il tempo di inerpicarsi verso Piazza Parisi e Marcos Mosetti coinvolge grandi e piccini nel suo “Yo no soy marinero soy capitan” una fusion di comicità , giocoleria ed equilibrismo in cui la carta vincente è l’interattività del pubblico guidato con studiata teatralità e bravura dal “Capitan” diventa esso stesso fulcro di uno spettacolo dal sapore decisamente circense.
Le Piazze di Naso per una notte sono cerchi magici dove tutto può accadere ed in Piazza Cangemi Anita Bertolami mette in scena “Trasfiguro” , un viaggio intriso di poesia in cui il corpo in maniera non-verbale e fantastico assurge a strumento primario con cui l’artista crea un’ anello di congiunzione con una serie di personaggi fantastici buoni a rapire gli spettatori e farli sognare ad occhi aperti. Due ore e mezza di spettacoli seguiti ora con religioso silenzio ora con trasporto e partecipazione da un pubblico probabilmente meno numeroso della precedente edizione ma sempre presente ed affascinato . Ma ad aver torto , oggi come non mai , sono gli assenti.
Lo sprint finale viene aperto da Poppi Juggler con un classico dell’arte di strada , uno show pazzo ma allo stesso tempo goliardico ed esuberante in cui si può godere dalla bravura tecnica nella giocoleria da strada catturando l’attenzione del pubblico dal palato fine.
Il gran finale è tutto dell’Orchestra Cumbia Mela , musicisti italiani (per fato) ma dalla passione e dall’anima andina che con la loro musica coinvolgente ed emozionante come solo il sud del mondo sa creare ,la voce di Sara “cholita” Pani Sanchez de Montalban (voce y maracon dei Cumbia Mela ) ed i ritmi sincopati della cumbia incantano il folto pubblico di Piazza Lo Sardo.
I titoli di coda su questa terza edizione del Naskers Festival” non potevano avere miglior colonna sonora e sulle note di “Soledad” lentamente si spengono le luci e si ripongono nel baule i sogni e le fantasie di un popolo giocoso e spensierato combatutto tra la malinconia di un sogno che finisce e l’eccitante attesa per la prossima edizione….Naskers…what else?