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Salvatore Calà
esami facili a messina: come viene fuori il nome di dino galati?
ESAMI FACILI A MESSINA: COME VIENE FUORI IL NOME DI DINO GALATI?
FONTE NOTIZIA: CENTONOVE 12 luglio 2013 pagina 7
Cronaca, MESSINA
"Che Montagnese non può influire sui test di ingresso lo sa bene Marcello Caratozzolo, il complice del "professore calabrese". La figlia è stata bocciata per due volte. Per finire leggendo i documenti è ancora un mistero come viene fuori il nome del politico "il consigliere Galati Rando Santo detto Dino" forse perché Totò (Montagnese) millanta di essere amico suo. Le statistiche riportano la provincia di Messina
“UNIVERSITA’ di Messina, le mani della ndrangheta sugli esami e sui test di ammissione a Medicina”. Il comunicato della conferenza stampa della Dia di Messina di venerdì 5 luglio sono rimbalzati su tutti i giornali nazionali. Se n’è occupata a sette colonne persino la Gazzetta Prealpina. Si sono evocati omicidi irrisolti e indagini su rettori morti. Non ci poteva essere nuovo battesimo per il nuovo rettore Navarra . E non ci poteva essere peggior danno per l’ateneo di Messina alle prese con problemi finanziari enormi e con l’eredità di un recente passato scandito da processi per concorsi truccati, ci sono docenti che vengono minacciati, c’è diffusa la prassi delle raccomandazioni: sono tutti fenomeni che questo giornale ha raccontato nei suoi 20 anni di vita.
Ma questa inchiesta che ruota attorno a Montagnese non mostra la tesi veicolata dalla Dia e fatta propria in maniera acritica dai media, che pure dovrebbero cercare la verità non sempre coincidente con quella raccontata nelle conferenze stampa fatta da inquirenti e magistrati in cerca di pubblicità.
Le carte dicono che Montagnese è come Toto che cerca di vendere la Fontana di Trevi: non ha nessuno strumento per alterare i test di ammissione a Medicina e non c’e nessuna organizzazione alle sue spalle: si muove solitario e millanta credito tentando di speculare sull’ingenuità ignorante di chi vuole un figlio medico e pensa che con i soldi si può tutto.
Se ce li avesse (gli strumenti e le coperture) considerati gli interessi che si muovono dietro i test non li userebbe per poche migliaia di euro. La ndrangheta è un’organizzazione seria ed efferata.
Talmente seria, che considerato il suo modo appariscente e sbracato di muoversi a Montagnese non affiderebbe nessun incarico. Dipinto come un boss potentissimo ha consentito a magistrati ed inquirenti di ottenere elogi, preludio di promozioni, dal ministro della Giustizia. Un’operazione mirabile. Complimenti. (M.S.)