Dal 23 al 25 agosto, il paese dalle due torri ospiterà “Sport & Fitness 2013 ”la manifestazione voluta e curata da Gabriella Galofaro e patrocinata dall’amministrazione comunale guidata da Gina Maniaci.
Un vero e proprio evento che animerà tre piazze della città, ma anche spiagge e atri e puntate nel borgo storico.
Infatti il paese ospiterà campioni di lotta MMA, Extreme Italian Wrestling – volti noti sulle piattaforme Mediaset –, Stage di karate e boxing; Corsi di difesa personale; Esibizioni di parkour; ed ancora animazione e lezioni collettivi di fitness e zumba.
Ad tirare le file di tutto è Gabriella Galofaro, animatrice e istruttrice sportiva, che con il suo team sta lavorando senza sosta per mettere a punto i dettagli di tutto.
"Il programma definitivo – dice – lo presenteremo insieme all’assessore Nino Dovico ed all’amministrazione comunale – tra qualche giorno, quindi non anticipo nulla, tranne che cercheremo di rendere Piraino e Gliaca, a fine agosto, una piccola ma importante capitale dello sport, con esibizioni, gare, stage ed incontri a diversi livelli.
Credo che lo sport possa - trasmettendo i suoi valori - diventare spettacolo, e lo spettacolo aiutare l’economia dei luoghi creando interessanti flussi di persone.. questo è tra i nostri obiettivI: avvicinare i giovani allo sport e creare economia”.
La tre giorni di sport e fitness sarà infatti l’occasione per avvicinarsi e scoprire varie discipline ed anche la possibilità di poter praticare.
“Pensiamo anche nei tornei di boxing di aprire un ring libero – anticipa Gabriella – sarebbe una novità e molti potrebbero indossare per la prima volta i guanti di questa nobile arte dello sport, ma ci sarà spazio anche per imparare le tecniche di difesa pesronale con lezioni dedicate al mondo "rosa" ed a chi, per lavoro, deve acquisire le tecniche di immobilizzamento"”.
Quindi una vera e propria maratona dello sport.
"Allestiremo un ring al palatenda, poi piattaforme e pedane saranno posizionate sia in piazza Quasimodo che in piazza Stazione in modo da distribuire gli eventi sul territorio.
Alla Guardiola e nel centro storico daremo spazio affinchè i lottatori possano incontrare i più piccoli cyhe li seguono su Italia 1, quindi anche qui cci sarà spazio per foto e sorrisi”.
L'iniziativa è curata sotto il profilo tecnico dalla New Olympus di Gabriella Galofaro e dalla Line Sport di Cesare Giuffrè.
Saranno diverse le società sportive rappresentate e tante le discipline in cui cimentarsi.
“Infatti - dice ancora la Galofaro - stiamo trovando la disponibilità delle palestre e delle associazioni di fitness, danza sportiva e body building dell’area nebroidea.
Sarà l’occasione anche per promuove palestre e club sportivi, ed è bello pensare che attraverso lo sport un paese e la sua gioventù possa crescere infatti lo sport è cultura nazionale e Piraino ben si presta ad essere la nostra - di tutti nessuno escluso e speriamo non solo per tre giorni - grande palestra all'aperto”.
10 buone ragioni per dire sì alla cultura dello sport
cultura dello sport è rivoluzione
È ribaltamento del luogo comune secondo cui ‘cultura’ e ‘sport’ sono elementi inconciliabili. È trasformazione della percezione pubblica in merito al ruolo dell’attività fisica, dell’agonismo, della capacità di coesione dello sport quale veicolo di crescita complessiva della società italiana.
cultura dello sport è democrazia
È libera espressione delle proprie potenzialità tra pari, all’interno di una comunità. È opportunità di dare il meglio di sé al di là delle condizioni di partenza. È abbattimento delle barriere che ostacolano la pratica sportiva e valorizzazione delle diversità di qualsiasi genere.
cultura dello sport è educazione
Alla ‘competizione sana’. Al rispetto delle regole e all’accettazione del risultato. Alla vittoria e alla sconfitta. È quanto spesso sembra mancare a una comunità nazionale disabituata al merito e refrattaria alle regole. Per questo i casi di doping e le frodi sportive vanno sanzionati drasticamente sul piano etico prima ancora che su quello giuridico.
cultura dello sport è formazione
È preparazione alle prove della vita nel luogo deputato all’istruzione per eccellenza, la scuola. È qui che occorre creare quella sensibilità per la pratica sportiva poi utile a misurarsi con gli altri da adulti, sulla base della fatica e della valutazione delle prestazioni. Per questo – e per superare il cronico deficit dell’Italia nell’impiantistica scolastica – nasce la nostra proposta di legge per un “Fondo nazionale per lo sport”.
cultura dello sport è socialità
È capacità di aggregazione e presenza sul territorio. È tempo ‘speso bene’. È occasione quotidiana di scambio e di interazione con gli altri. È antidoto concreto alla marginalità sociale, specie nelle aree più esposte al degrado e a fenomeni di devianza e illegalità. Stadi, palazzetti, campi, palestre, piscine, piste ciclabili sono a pieno titolo parte della cultura civica e del patrimonio culturale delle città e dei paesi che ‘fanno’ l’Italia. Per questo l’attenzione alla quantità e alla qualità dei luoghi e degli spazi urbani nei quali si pratica sport è, per noi, essenziale.
cultura dello sport è sviluppo
È possibilità di produrre ricchezza e generare occupazione. È competitività e promozione del ‘made in Italy’ che funziona nel mondo con i club professionistici. Ma è anche lavoro e opportunità di realizzazione umana e professionale con le tantissime realtà, agonistiche e non agonistiche, presenti in tutto il Paese.
cultura dello sport è salute
È qualità della vita. A livello individuale, con la buona condizione fisica e psicologica di chi pratica sport. E a livello di comunità, con i benefici derivanti, per i bilanci pubblici, dai risparmi nella spesa sanitaria per la cura delle malattie legate alla sedentarietà.
cultura dello sport è investimento
È assunzione di scelte finalmente selettive da parte del decisore politico. È programmazione e attuazione di politiche, nazionali e locali, volte a incentivare la pratica sportiva, e tutte le attività ad essa connesse, anche in tempi di crisi e restrizione dei bilanci pubblici.
cultura dello sport è pensiero strategico
È costruzione consapevole di futuro. L’Italia dei prossimi dieci anni dovrà essere una nazione di sportivi. 4 milioni di nuovi praticanti in grado di promuovere i valori dello sport nella società e, al contempo, di rendere il tifo italiano più attento e più orientato alla correttezza, al rispetto degli avversari, al divertimento.
cultura dello sport è responsabilità
Quella di chi è interno al mondo dello sport – come dirigente, allenatore, atleta, praticante – di rivendicare e testimoniare queste istanze generali. Quella di chi ricopre incarichi politici di lavorare con molta concretezza per promuovere la centralità – politica, economica e sociale – dello sport