NEWS - MESSINA – LA CITTÀ PELORITANA NEL NUOVO LIBRO DI SALVATORE BUCOLO
DATA NOTIZIA: 06/10/2016 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 

“LA CULTURA DELLA SOLIDARIETA’ A FONDAMENTO DELLA SICUREZZA URBANA”

 L’autore formula la ricetta per garantire sviluppo economico, morale e sociale per la città dello stretto.

Educazione morale per garantire sviluppo sociale. Questa è la formula, che il professore Salvatore Bucolo, che vanta diverse lauree pontificie e statali, e già autore di “Desiderio di Metafisica” con prefazione di Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale Giovanni Coppa, espone nell’ultima sua fatica letteraria dal titolo “La cultura della solidarietà a fondamento della sicurezza urbana”.

 

bucalo-salvatoreL’opera con prefazione di Mons. Enrico Dal Covolo, Rettore Magnifico della Università Pontificia Lateranense in Roma, vescovo titolare di Eraclea, è stata pubblicata dalla Casa Editrice Graus di Napoli, con la sponsorizzazione della società Europetroli, presieduta da un suo prezioso amico e mentore, il petroliere ragusano, Vincenzo Minardo, che ha voluto “donare” un contributo in termini culturali e scientifici per la rinascita della città di Zancle. Attraverso un approccio multidisciplinare, Bucolo presenta, per la città di Messina, una proposta di progettazione ambientale per un’urbanizzazione solidale, basata su importanti studi moderni che teorizzano un rinnovamento urbano la cui manutenzione sia affidata agli stessi cittadini. Base essenziale di una cultura che si fondi sulla solidarietà è l’atto educativo come insieme di teorie e prassi, una pedagogia interculturale per una visione “ecologica” dell’area urbana.

L’autore ha scattato una fotografia nitida di tre quartieri di Messina, in cui si registra un incremento dei fenomeni che minacciano la sicurezza e un sistema politico poco attento a garantire sviluppo. In un contesto socio culturale di poche speranze, come dichiara l’autore, per superare la crisi bisognerebbe far nascere nuovi progetti che possano contribuire al rilancio economico. «Per uscire da questo clima arido bisogna progettare e creare nuove attività produttive, nuove strutture, nuove attività sociali e culturali che possano essere d’attrazione per il turismo. Per esempio, una città come la nostra, baciata dodici mesi all’anno dal sole, accarezzata da questo cristallino mare, incorniciata da verdi monti, non può non vivere di turismo. Bisogna creare le strutture ricettive, gli aeroporti, il ponte sullo stretto, migliorare e potenziare le autostrade e le ferrovie e ciò per favorire lo sviluppo economico.

Un altro atto da compiere è il coinvolgimento anche delle multinazionali, affinché possano investire in un territorio che non ha nulla da invidiare a nessuna isola del resto del mondo! Puntiamo sulla nostra cucina, sui nostri monumenti. Noi siciliani, deteniamo il sessanta per cento dei beni monumentali e artistici dell’intera Nazione. Ciò potrebbe essere un ottimo punto di partenza per rilanciare la nostra amata terra… Tanto dura quanto generosa!».

libro-bucalo-salvatoreIn conclusione, dopo le parole dell’autore, di grande importanza sono le pagine introduttive del volume in questione: «Il volume, suddiviso in quattro capitoli, si propone di esplorare il fenomeno della sicurezza urbana da un punto di vista orizzontale, partendo dall’analisi sociologica, fino ad approdare all’oggetto preciso della questione, privilegiandone le dimensioni sociale, culturale, politica e amministrativa. Come è noto, nelle nostre città, piccole o grandi che siano, assistiamo – purtroppo, e inevitabilmente – a numerosi fenomeni che minacciano la sicurezza.

Di fronte a questo fatto, che interpella tutti, e in particolar modo coloro che detengono responsabilità pubbliche o di leadership, è d’obbligo domandarsi: quale potrebbe essere il migliore strumento da utilizzare per eliminare o, quanto meno, per limitare tale urgenza? Spesso i mass media, anche avallati da alcuni movimenti estremisti, propongono il motto “tolleranza zero”, o – cosa ancor più preoccupante – l’impegno e la promessa di ghettizzare chi ha assunto comportamenti devianti, esito spesso della povertà e della miseria materiale, personale e spirituale. Utilizzare tali slogan risulta davvero il modo migliore e più umano per limitare il fenomeno dell’insicurezza? A mio avviso, ci troviamo di fronte a un inutile e abusato deterrente, che anche la dottrina penalistica più accreditata ha da tempo accantonato. A tale proposito l’autore, fin dalle prime pagine, cerca di tracciare delle linee per un corretto orientamento scientifico del tema.

Le riprende poi in modo puntuale nell’ultimo capitolo, che non a caso si intitola Linee guida di un progetto di urbanizzazione solidale. Qui l’autore si intrattiene sui nuovi poteri attribuiti dalla legge agli amministratori locali in tema appunto di sicurezza urbana». Queste righe del Rettore Magnifico Enrico Dal Covolo, illustrano in modo assai articolato e complesso l’opera di Salvatore Bucolo, che tra l’altro ha ricoperto anche il ruolo di amministratore pubblico. Il professore Salvatore Bucolo è siciliano doc, all’attività di poeta ha affiancato quella di amministratore e di docente di filosofia, psicologia e scienze umane; è Laureato in Sacra Teologia all’Università Pontificia Salesiana; è esperto di bioetica e sessuologia con un Master conseguito alla Pontificia Salesiana; ha anche conseguito le Lauree in Scienze dell’Educazione e Formazione e Scienze Pedagogiche all’Università di Messina. Già presidente del CDA della Fondazione Foti del Comune di Basicò, svolge la sua libera professione come pedagogista e specialista in disabilità cognitive.

 

 

Messina – La città peloritana nel nuovo libro di Salvatore Bucolo

 
 
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