SS 113 - QUESTIONE SICUREZZA SULLE AUTOSTRADE GESTITE DAL CONSORZIO AUTOSTRADE
DATA NOTIZIA: 31/01/2014 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 
La chiusura della strada statale 113 in località testa di Monaco a Capo d'Orlando fa ritornare d'attualità la questione sicurezza sulle autostrade gestite dal consorzio autostrade siciliane.

Da martedì sera gli automobilisti che da Capo d'Orlando vogliono raggiungere Brolo o le località del versante messinese sono costretti a prendere l'autostrada da Rocca di Caprileone.

Un'autostrada che presenta ancora oggi, a distanza di diversi anni, un lungo tratto dove gli automobilisti sono costretti a viaggiare su un'unica carreggiata in entrambi sensi di marcia. Il tutto con grandi rischi per la propria incolumità a iniziare dall'assenza, in una direzione di marcia, della corsia d'emergenza. Non funzionano neanche le colonnine di emergenza s.o.s. Se si prende l'autostrada da Rocca di Caprileone sino a Brolo ci si rende subito conto che sono più i chilometri percorsi in doppio senso di marcia su una carreggiata che quelli in in cui si viaggia in due corsie per senso di marcia.

E tutto ciò va avanti dal dicembre del 2011 quando il Gip el Tribunale di Patti Onofrio Laudadio, dispose il sequestro delle gallerie “Capo d'Orlando” e "Tindari" per il "concreto pericolo di crollo". Quindi tale situazione si protrae da oltre 3 anni nonostante secondo il Codice della Strada italiano, l'autostrada lo ricordiamo deve essere a carreggiate separate (o comunque separate da spartitraffico), con almeno due corsie per senso di marcia, ed incroci a livelli sfalsati.

La situazione in questo tratto di autostrada diventa più critica quando si entra in galleria dove nei tratti a doppio senso di circolazione su una carreggiata, ossia diversi chilometri, manca del tutto la corsia d'emergenza. Quali sarebbero le conseguenze per gli automobilisti in tali circostanze, in caso di guasto o di un sorpasso azzardato?

E' facile immaginarlo e lo si è visto concretamente il 4 febbraio del 2011 quando nella galleria “Tindari” si scontrarono frontalmente un un tir e un'auto, e l'automobilista perse la vita.

Naturalmente in questo tratto di autostrada a doppio senso di circolazione su un'unica carreggiata il limite di velocità massimo è di 60 km orari. Insomma si deve viaggiare a passo di lumaca ma alla fine si paga il pedaggio come se avessimo percorso un'autostrada efficiente e sicura.

Una penalizzazione per i numerosi automobilisti che è diventata ancora più grave da martedì sera. Infatti non esistono altre strade alternative all'autostrada per raggiungere da Capo d'Orlando i comuni ubicati sul versante Est.. Nonostante ciò ancora oggi viene richiesto il pagamento del pedaggio autostradale.

Redazione Onda Tv

 
 
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